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Branobag aspettando il 3° Festival d’Inverno in Val di Farma (-24): Scuola

[inizialmente pubblicato come primo ECSPObag, il 27-5-2015. Per informazioni sui branobag vedi qui]

Trovandomi qualche giorno a Milano nel mese iniziale di EXPO (che per ora non ho visitato), non ho potuto non essere irraggiato dall’influenza che l’evento sta avendo sul tessuto urbano: le aiuole nitide, il lettering tridimensionale che dice dove sono i posti (cosa che in Turchia facevano 50 anni fa, anche se in 2D), i pacchetti colazione dedicati all’eventi.

Ho pensato quindi di omaggiare l’esposizione (e magari guadagnare qualche iscritto alla rubrica dei branobag, pensa che speculazione!) trasformando gli articoli in ecspobag. Ogni giorno, oltre ai contenuti che già arrivano, vi arriverà una frase in cui le iniziali delle parole diventano “ECSPO”.

Si parte con una frase nata ieri, avendo passato un bar vicino alla fermata M3 Crocetta:

Eravamo Convinti, Siamo Possibilisti

per il resto, buona lettura/asccolto/visione

[il presente branobag va in onda in forma registrata …era il 30-11-2012, ma sembra ora…]

Dieci minuti fa ero in un’ascensore di un palazzo di una città in cui gli ascensori potrebbero non servire più di tanto, e una coppia discuteva di una cena o un pranzo che stanno organizzando per domani…a un certo punto parlavano di qualche ingrediente che poteva essere usato per un certo piatto, ma anche per condire qualcos’altro.

Dal condire, è stato breve il passo al con-dire, e quindi al dire-con.

diverse persone mi hanno chiesto in questi mesi che cosa vuol dire “brano bag”, o “che cosa è”, o “se non penso che sia una cosa effimera”, o “se è necessario mettersi al pc mediamente prima delle 07.00 per comporre “dal vivo” questa rubrica, senza altra preparazione se non il sonno della notte prima e 45 anni di pellegrinaggi, tra la baia di San Francisco, la bassa Norvegia, il medio Marocco e le città Ittite da cui, guardando a Est si vede distinto il picco triangolare del monte Van.

Finora ho sempre detto che il significato dell’espressione “brano bag” non si può regalare così, “gratis”…sebbene almeno una decina di persone che ricevono questi messaggi quasi quotidiani lo dovrebbero conoscere già da 4-5 anni. Non per egoismo o per snobismo, ma perché…perché poi ci si arriva.

Però si può pensare a delle analogie…si potrebbe dire che i brano bag sono un modo di condire un’insalata culturale, e “dire con…” allo stesso tempo ?

Si potrebbe…

Per chiudere una settimana improntata alla metafora del piano di studi, una canzoncina facile facile…quattro accordi (gli stessi di She’s got Issues degli Offspring…provate RE-LA///DO-SOOOL) e un testo istruttivo.

…molto bello anche il prologo, che cala la canzone in un contesto storico…ogni espressione artistica seria e sempre figlia dell’epoca in cui nasce, e riesce poi a trasmettere qualcosa dopo che quell’epoca è passata e a prescindere dal percorso dell’artista che l’ha creata.

E’ curioso, infatti, anche se non strano, che Finardi, tra una fase decisamente di riflessione e di “cittadino attivo” e una fase di grande vecchio del folk-blues, sia stato ad esempio interprete della canzoncina che presentava la nuova Cinquecento (la prima vera “nuova” Cinquencento).

Grande Eugenio! Nun ce lascia’ (e poi canta strabene in inglese…non a caso essendo mezzo americano, se non sbaglio ?).

(Eugenio Finardi)

Ci dicevano, insistevano, di studiare
che da grandi ci sarebbe stato utile sapere
le cose che a scuola andavamo a imparare
che un giorno avremmo dovuto anche lavorare.

E c’è chi è stato promosso, c’è chi è stato bocciato,
chi non ha retto la commedia ed è uscito dal gioco
ma quelli che han studiato e si son laureati
dopo tanti anni adesso sono disoccupati.

Infatti mi ricordo mi sembrava un po’ strano
passare quelle ore a studiare latino
perché allena la mente a metter tutto in prospettiva
ma io adesso non so calcolare l’iva.

Io volevo sapere la vera storia della gente
come si fa a vivere e cosa serve veramente
perchè l’unica cosa che la scuola dovrebbe fare:
è insegnare a imparare

Io per mia fortuna me ne son sempre fregato
non facevo i compiti, non ho quasi mai studiato.
Ascoltavo dischi, mi tenevo informato.
Cercavo di capire ed adesso me la so cavare.

Perciò va pure a scuola per non far scoppiar casino,
studia matematica ma comprati un violino, impara a lavorare il legno,
ad aggiustar ciò che si rompe, che non si sa mai nella vita
un talento serve sempre.

branobag del 20/5/2015: Aulin

  • Li ho sentiti nominare da un annetto,
  • li ho visti suonare quest’inverno e ho comprato un disco che ho riascoltato e fatto riascoltare con il “gruppo di auto aiuto musicale (e non solo)” de La Combriccola a TorniellA
  • ho parlato un’ora col cantante e altri personaggi  del telefilm chiamato vita il 18 maggio scorso….

…Fatta la somma: questo gruppo mi piace.

Ha dei punti in cui può crescere, rispetto agli obiettivi che dichiara, ma è anche un gruppo di giovani, e quindi ha una prospettiva ampia e ci crescerà.

Gli EFL (Etruschi From Lakota) fanno pezzi che ricadono in tre categorie: quelli salterelli rock con le pentatoniche minori, quelli salterelli folk con la chitarra slide, e quelli non salterelli, tipo ballate.

In una zona collocabile fra Mother dei Pink Floyd, Quelli che di Enzo Jannacci (…”quelli che con una dormita passa tutto, anche il cancro”) e Wild Horses degli Stones, ecco a voi…Aulin

La domanda non retorica è….e domani vedrai…vedrai cosa…?

Come al solito, diamo la priorità alle versioni live (anche se l’audio è un po’ saturo). Il video ufficiale non è male, se volete starli a riascoltare.

p.s. se qualcuno è stato a Pisa lo scorso aprile a sentire i Susanu, mi contatti, per favore

madre ti ho vista aprire  | mother, I saw you opening
l’armadietto dei medicinali per curare le botte |  the medicine locker, to heal your beatings
mi dici sei caduta dalle scale,  | you’re telling me you fell from the stairs
ma non serve l’aulin, e stammi ad ascoltare | but you don’t need Aulin [i.e. nimesulide], and will you hear me
chiudi gli occhi, tira su le coperte,  | close your eyes,  pull up your blankets
ché domani…poi vedrai  | and tomorrow…you shall see

sorella, non aver paura, | sister, fear not

spiegami quei segni sopra i bracci, che nascondi col pullover | please explain those marks on your arms, which you are hiding with your jumper

mi dici che è stato il gatto,  | you’re saying it was the cat,

ma non serve l’aulin, stammi ad ascoltaretorna in camera, pensa ai fiori, | go back to your room, think about flowers

che domani…poi vedrai

padre, smonta il tuo orgoglio, | father, strip off your pride

non bestemmiare per due graffi delle donne che hai intorno | do not curse about a few scratches from the women around you

tu dici “non mancarmi di rispetto”,  | you are saying “give me respect”

ma non serve l’aulin, e stammi a sentire

Stai con le mani ferme immobili, che domani… | keep your hands right there, don’t move, and tomorrow…

dottore non sto tanto bene… | doctor, I’m not feeling so well

non c’è un aulin che mi può curare |don’t you have an aulin to cure me

per questo dolore che nasce dal cuore,  | for this pain, rising from my heart

e non lo so fermare | and which I don’t know how to stopmah guardi, non serve l’aulin.  | well, look, you don’t need aulin

torni a casa, chiuda gli occhi… | go back home, close your eyes
usi i rimedi naturali | use natural cures
che domani poi vedrà | and tomorrow you shall see

branobad del 18-5-2015: tutto ciò che voglio

tirareincasodinecessita

La precisione e l’accuratezza devono essere commisurate alle necessità. se ti devi misurare la febbre, è importate sapere se la temperatura è 38.1 o 38.2? Se devi lanciare una sonda spaziale, è importante sapere se il tal parametro dell’orbita è giusto alla decima o all’undicesima cifra decimale?

Anni fa, si era nel secolo scorso, sul Corriere della Sera intervistavano il direttore di uno dei programmi spaziali della NASA. Veniva descritto come un tipo che voleva essere veramente sicuro del fatto suo e non avere rischi. Per caratterizzarlo in questo senso, l’articolo diceva che, oltre ad aver sottoscritto una polizza vita per la sua famiglia, aveva poi sottoscritto una seconda polizza a coprire il rischio di fallimento della compagnia di assicurazioni della prima polizza. Per l’uomo che non deve sbagliare mai. Chissà come gli è andata con la crisi dei mutui subprime…

Diceva ancora l’intervista che questo livello di assicurazione era indispensabile, perché se Nando sbagliava l’orbita di una microvirgola alla ventesima cifra decimale, la sonda avrebbe avuto una deviazione di milioni di chilometri, una volta arrivata in fondo al viaggio.

…e magari avrebbe scoperto qualcosa di più interessante!

Do I stress you out | Ti sto stressando?
My sweater is on backwards and inside out | porto la maglietta col davanti di dietro e al rovescio
And you say how appropriate | e tu mi dici “come ti sta bene”
I don’t want to dissect everything today | non voglio sezionare ogni cosa, oggi
I don’t mean to pick you apart you see | non foglio farti a pezzetti, vedi
But I can’t help it | ma non posso farci niente

And there I go jumping before the gunshot has gone off | e poi parto, prima che la pistola abbia dato il via
Slap me with a splintered ruler | mi picchia con un righello scheggiato
And it would knock me to the floor if I wasn’t there already | e questa cosa mi butterebbe in terra, se già non ci fossi
If only I could hunt the hunter | se solo potessi cacciare il cacciatore

And all I really want is some patience | e tutto quello che voglio è un po’ di pazienza
A way to calm the angry voice | un modo di calmare la voce arrabbiata
And all I really want is deliverance | e tutto quello che voglio è liberazione

Do I wear you out | ti sto stancando?
You must wonder why I’m relentless and all strung out | starai pensando al perché sono così inesorabile ed esaurito
I’m consumed by the chill of solitary | sono consumata dal brivido dei solinghi
I’m like Estella | sono come Estella [* personaggio di un romanzo che aveva storie con un sacco di uomini]
I like to reel it in and then spit it out | mi piace avvolgerlo nella lingua e poi sputarlo
I’m frustrated by your apathy | sono frustrata dalla tua apatia

And I am frightened by the corrupted ways of this land | e mi spaventano i modi corrotti di questo paese
If only I could meet the Maker | se solo potessi incontrare il demiurgo
And I am fascinated by the spiritual man | e sono affascinata dalla persona spirituale
I am humbled by his humble nature | e sono resa umile dalla natura umile di lui

What I wouldn’t give to find a soulmate | che cosa non darei per trovare un’anima gemella
Someone else to catch this drift | qualcun altro per seguire questa corrente
And what I wouldn’t give to meet a kindred | e che cosa non darei per trovare un simile

Enough about me, let’s talk about you for a minute | abbastanza su di me, ora parliamo un po’ di te
Enough about you, let’s talk about life for a while | abbastanza di te, parliamo un po’ della vita
The conflicts, the craziness and the sound of pretenses | i conflitti, la pazzia, e il suono delle pretese
Falling all around…all around | che cadono tutto attorno, tutto attorno

Why are you so petrified of silence | perché siete così pietrificati dal silenzio
Here can you handle this? | Oh, siete in grado di reggere questo

[conta fino a 5 in silenzio]

Did you think about your bills, your ex, your deadlines | avete pensato alle vostre bollette, ai vostri ex, alle vostre scadenze
Or when you think you’re gonna die | o a quando pensate che morirete
Or did you long for the next distraction | o vi stava mancando la prossima distrazione

And all I need now is intellectual intercourse | e tutto ciò di cui ho bisogno ora è un rapporto intellettuale
A soul to dig the hole much deeper | un’anima per scavare il buco molto più a fondo
And I have no concept of time other than it is flying | e del tempo non ho altro concetto se non che sta volando
If only I could kill the killer | se solo potessi uccidere l’assassino

All I really want is some peace man | tutto ciò che voglio, ragazzi, è un po’ di pace
a place to find a common ground | un posto per trovare un terreno comune
And all I really want is a wavelength | tutto quello che voglio è una lunghezza d’onda

All I really want is some comfort | tutto ciò che voglio è un po’ di confort
A way to get my hands untied | un modo di slegarmi le mani
And all I really want is some justice… | …e un po’ di giustizia

Brano bag del 20-10-2012: microchips and sinking ships

Parlando di innovazione, e essendosi confrontati meno di 24 ore fa sul tema dell’uso poetico della cartografica, come non ricordare quattro simpatici ragazzi da New York, New York:

Sometimes I feel – a volte mi sento
Like my mind will explode – come se la mente mi esplodesse
Sometimes I feel – a volte mi sento
Like I’ve got no control – come se fossi fuori controllo
Sometimes I wish – a volte desidero
I had a heart made of steel – di avere un cuore d’acciaio
Sometimes I wish – a volte desidero
I couldn’t feel – di non sentire nulla
Information overload – sovraccarico d’informazione
Information overload
Information overload
Information overload
They say the future, it’s on a microchip – dicono che il futuro stia in un microchip
Don’t you know we’re all on a sinking ship – non sapete che siamo tutti su una nave che affonda
Only ten percent control all the rest – solo il dieci per cento controlla tutto il resto
Only ten percent decide what is best, yes, yes – solo il dieci per cento decide cosa e’ meglio, si’
Information overload
Information overload
Information overload
Information overload
Information overload
Information overload
Information overload
Information overload
I don’t want to live like this – non voglio vivere cosi’
I don’t want to live like this
I don’t want to live like, live like
I don’t want to live like this, no, no, yeah, no
Still ain’t no cure for the summertime blues – ancora non hanno trovato la cura per il mal d’estate (cit. Summertime Blues)
I’d like to shake these blues but I’m still paying dues – vorrei levarmi questo malumore, ma sto ancora pagano gli arretrati
My blues so deep you might think they’re black – la mia tristezza e’ cosi’ cupa che potresti pensare al buio pesto
My blues so deep there ain’t no turning back, back, back – la mia tristezza e’ cosi’ profonde che c’e’ ritorno
Information overload
Information overload
Information overload
Information over overload

Branobag aspettando il 3° Festival d’inverno in Val di Farma (-5): What I’ve got

[originale del 3-9-2012 – ripubblicato il 9-12-2018 con qualche aggiustamento]

[sulla base a basso volume di That’s the way I like it di KC and the Sunshine Band]

September morning di Neil Diamond ce la siamo giocata: la passavano all’Hotel Tricolore di Gaida a colazione sabato mattina…

When September ends dei Green Day è -come direbbe Corrado- wild al punto giusto, pur trattando tematiche impegnate (per gli autori). Però per me è un po’ ripetitiva.

Un terzo pezzo, mi viene in mente che fa tipo “…na na na remember…na na in September”, ma non ricordo né titolo né autore…magari viene in mente a voi (se sì, scrivete mail)…..[era Eddy Brickell nda 9-12-2018]

[…alza un poco…that’s the way a-ha a-ha I like it…abbassa]

Caparezza avrebbe detto dieci anni fa “tutto ciò che c’è, c’è già, allora nei webcast mie che si fa ? boh!”.

Ma siccome non siamo dieci anni fa, facciamo che si parte con il settembra lavorativo con un invito, composto da uno che è morto sparato (così mi spiegò l’amico Blair pedalando lungo la baia di Sausalito), ad alzarsi presto la mattina e a non scordarsi dei nonni.

[…du-du-duuu-du-du-du-du-du-du….du-du-duuu-du-du-du-du-du-du….]

… un grande in bocca al lu po(litico) a Gavino che ha ripreso a fare po(litica). Gavi’ nun ce lascia’! Gavi’ nun ce lascia’!

[sfuma KC and the Sunshine Band…]

dei Sublime, accompagnati dal cane dalmata Yuri: What I got.

“What I Got”

Early in the morning, risin’ to the street | La mattina presto, mi alzo verso la strada
Light me up that cigarette and I strap shoes on my feet | mi accendo quella sigaretta e mi allaccio le scarpe ai piedi
Got to find a reason, a reason things went wrong | Bisogna che trovi un motivo per cui le cose sono andate male
Got to find a reason why my money’s all gone | Bisogna che trovi il perché ho finito tutti i soldi
I got a dalmatian, and I can still get high | Ho un dalmata, e posso sempre stonarmi
I can play the guitar like a mother fucking riot | Posso suonare la chitarra come un gran bordello

Well, life is (too short), so love the one you got | Be’, la vita è (troppo corta), per cui amate la persona che avete
‘Cause you might get run over or you might get shot | Ché potreste essere investiti o potreste farvi sparare
Never start no static I just get it off my chest | Non dare mai le scosse – Io me le levo sempre dal petto
Never had to battle with no bulletproof vest | Non ho mai dovuto fare una battaglia senza giubbotto antiproiettile
Take a small example, take a tip from me | Prendi un piccolo esempio, accetta un suggerimento da me
Take all of your money, give it all to charity | Prendi tutti i tuoi soldi, dalli per la carità
Love is what I got | L’amore è ciò che ho
It’s within my reach | E’ alla mia portata
And the Sublime style’s still straight from Long Beach | E lo stile di Sublime viene sempre dritto da Long Beach
It all comes back to you, you’ll finally get what you deserve | E ti torna tutto indietro, alla fine ottieni ciò che ti meriti
Try and test that you’re bound to get served | Provaci e vedrai che ti toccherà essere servito
Love’s what I got
Don’t start a riot | Non cominciate una rissa
You’ll feel it when the dance gets hot | Vi accorgerete quando il ballo si fa caliente

Lovin’, is what I got, I said remember that | Amare è ciò che ho – ho detto ricorda che…
Lovin’, is what I got, I said remember that
Lovin’, is what I got, I said remember that
Lovin’, is what I got

(That’s) why I don’t cry when my dog runs away | Per questo non piango quando il mio cane scappa
I don’t get angry at the bills I have to pay | non mi arrabbio per i conti da pagare
I don’t get angry when my Mom smokes pot | non mi arrabbio quando mia mamma si fuma l’erba
Hits the bottle and goes right to the rock | Si attacca alla bottiglia e va giù a terra
Fuckin’ and fightin’, it’s all the same | Fottere e lottare, e tutta la stessa cosa
Livin’ with Louie dog’s the only way to stay sane | Vivere co Louie il cane e l’unico modo per rimanere sani
Let the lovin’, let the lovin’ come back to me | Lascia che l’amare torni a me

Lovin’, is what I got, I said remember that
Lovin’, is what I got, I said remember that
Lovin’, is what I got, I said remember that
Lovin’, is what I got, I got I got I got

Ho trovato un brano rock americano che NON è su Youtube! (branobag del 23/4/2011)

Si tratta di “Come to the reunion” di Country Joe and the Fish (1973)…. non è sul grande sito, però ce l’ho su cassetta…

[nota del 13/1/19]: non era su youtube nel 2011, e non c’e’ nemmeno oggi.
il testo comincia con “Come to the reunion with no regret, what you remember is what you get…” e sembra un pezzo di Carlos Santana di allora (il che non e’ strano).

Compensiamo con questo “Not so sweet Martha Lorraine”:

Branobag del 21/4/2011: Open letter (to a Landlord)

(v. reid, addition lyrics by t. morris)

Now you can tear a building down
But you can’t erase a memory
These houses may look all run down
But they have a value you can’t see…

This is my neighborhood
This is where I come from
I call this place my home
You call this place a slum
You wanna run all the people out
This what you’re all about
Treat poor people just like trash
Turn around and make big cash

Chorus: now you can tear a building down
But you can’t erase a memory
These houses may look all run down
But they have a value you can’t see

Last month there was a fire
I saw seven children die
You sent flowers to their family
But your sympathy’s a lie
Cause every building that you burn
Is more blood money that you earn
We are forced to relocate
>from the pain that you create

Chorus

We lived here for so many years
Now this house is full of fear
For a profit you will take control
Where will all the older people go?
There used to be when kids could play
Without the scourge of drug’s decay
Now our kids are living dead
They crack and blow their lives away

Chorus

You’ve got to fight
You’ve got a right
To fight for your neighborhood!

Branobag del 18/4/2011: Release

Gibran in controcampo? Guido Gozzano d’Oltreoceano? Le connessioni sono quelle che vogliamo vedere. Certo e’ che la relazione figlio resto del mondo in Ten dei Pearl Jam traspare in vari brani (Alive, Jeremy, questa…senza andare a riguardare i testi). E intanto Eddie si era tagliato i capelli [testo 11/1/19]

I see the world – vedo il mondo
Feel the chill – percepisco il freddo
Which way to go – da che parte andare
Windowsill – davanzale
I see the words – vedo le parole
On a rocking horse of time – su un cavallo a dondolo del tempo
I see the birds in the rain – vedo gli uccelli sotto la pioggia

Oh dear dad – caro babbo
Can you see me now – ora mi puoi vedere?
I am myself – io sono me stesso
Like you somehow – sono come te in qualche modo
I’ll ride the wave – cavalchero’ l’onda
Where it takes me – dove mi porta
I’ll hold the pain – tratterro’ il dolore
Release me – lasciami andare

Oh dear dad – caro babbo
Can you see me now – ora mi puoi vedere?
I am myself – io sono me stesso
Like you somehow – sono come te in qualche modo
I’ll wait up in the dark – aspettero’ nel buio
For you to speak to me – che tu mi parli
I’ll open up – mi apriro’
Release me – lasciami andare

Branobag del 17/4/2011: Time of the Season

se ne trovate versione del vivo di allora, meglio

Time of the Season chords The Zombies

​[Intro]​

[Verse 1]
It’s the time of the season
When the love runs high
In this time, give it to me easy
And let me try with pleasured hands

[Chorus 1]
To take you in the sun to (promised lands)
To show you every one
It’s the time of the season for loving

[Verse 2]
What’s your name? (What’s your name?) Who’s your daddy? (Who’s your daddy?) (He rich?) Is he rich like me?
Has he taken (Has he taken)
Any time (Any time)
(To show) To show you what you need to live?

[Chorus 2]
Tell it to me slowly (tell you what?)
I really want to know
It’s the time of the season for loving

[Bridge]​

Branobag del 16/4/11: Malarazza (tradizionale)

Uno dei primi a ripopolarizzarla…
Uno degli ultimi…

Nu servu tempu fa d’intra na piazza
Prigava a Cristu in cruci e ci dicia:
“Cristu, lu mi padroni mi strapazza
mi tratta comu un cani pi la via.

Si pigghia tuttu cu la sua manazza
Mancu la vita mia dici che è mia
Distruggila Gesù sta malarazza!
Distruggila Gesù fallu pi mmia!
…fallu pi mia!”

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!

E Cristu m’arrispunni dalla cruci:
“Forsi si so spizzati li to vrazza?
Cu voli la giustizia si la fazza!
Nisciuni ormai chiù la farà pi ttia!

Si tu si un uomo e nun si testa pazza,
ascolta beni sta sentenzia mia,
ca iu ‘nchiodatu in cruci nun saria
s’avissi fattu ciò ca dicu a ttia.
Ca iù ‘inchiadatu in cruci nun saria!”