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Jan. 23, 2017: Pula and Cagliari – lecture on “Participatory methods for protection and promotion of territories with an S in their name”

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Scatto senza auto, 1999 circa

Lunedì 23 gennaio 2017 si apre il momento cagliaritano della missione per m(‘)appare la Sardegna e riproporre esperienze di BuioMetria Partecipativa dopo gli eventi del 2008 e del 2012 (vedi: presentazione dell’iniziativa dell’11 gennaio scorso).

Dopo un arrivo a Sassari venerdì pomeriggio reso complesso -ma non complicato- dalla stagione invernale, e un momento di ambientamento e recupero del fuso orario, parte la missione.

Lunedì mattina ci sarà l’arrivo verso S. Margherita di Pula, per una visita al Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna (CRS4). Alle 15.30 al CRS4 si terrà un incontro avente a tema “Metodi partecipati per la tutela e la valorizzazione dei territori che hanno la S nel nome: un caso di studio a partire da 10 anni di esperienza in bassa Toscana“.

Prove di tenuta – 2005 circa

A seguire, è previsto il rientro a Cagliari entro le ore 19, e stiamo individuando una sede per una replica dell’incontro da tenersi in città, sotto forma di aperitivo o chiacchierata dopo cena.

La particolarità dell’incontro al CRS4 è che proprio venti anni fa, terminato il dottorato di ricerca al Politecnico di Milano, arrivavo a Cagliari a lavorare nel gruppo di modellistica ambientale di questo centro (allora ospite di una palazzina in via Nazario Sauro), dove rimasi sino all’aprile 2002.

Non è improprio dire che fu questa prima esperienza lavorativa da cui originò il percorso che tuttora stiamo seguendo: un contesto di ricerca applicata e trasferimento tecnologico, una regione molto particolare, la possibilità di interagire con personaggi interessanti sia in ambito locale che internazionale, e -come sempre- una buona base musicale.

L’incontro del 23 prossimo è quindi un momento di sintesi dal 1997 a oggi, che non sarà comunque in chiave nostalgica, data l’esigenza anzitutto di completare la programmazione dei prossimi mesi.

Nel frattempo si definiranno le prossime tappe della tournée per m(‘)appare la Sardegna, tenendo conto anzitutto delle condizioni meteo piuttosto avverse, che non precludono  l’esito atteso della missione, ma devono essere valutate con attenzione.

Se siete interessati a partecipare agli incontri di lunedì, potete scrivere a info@pibinko.org o contattare il 3511337020 (in particolare per i dettagli finali dell’incontro di lunedì 23 sera).

 

BuioMetria Partecipativa (participatory night sky monitoring)

(Since February 2008)

In 2008 I created and launched the  BuioMetria Partecipativa (BMP) project.

The project is a combination of awareness raising, participatory light pollution monitoring, and promotion of dark-sky areas.

It is primarily focused on Italy in terms of monitoring area, but operates on an international scale in terms of vision and relations.

The project includes a web-GIS for an interface for data upload, visualization, reporting, and download. The project also has a robust communication plan, including numerous outreach events in Italy and abroad.

The project has undergone several phases:

  • Feb. – May 2008: Idea and design (Giacomelli, Giubbilini, Delucchi)
  • Summer 2008 – Spring 2011: activities in a “non structured” mode (Giacomelli, Giubbilini, Delucchi)
  • Spring 2011 – end of 2012: continuation of the activity with the creation of Attivarti.org as a managing organisation, and launch of the  CORDILIT network (fixed rather than hand-held sensors). (Giacomelli, Giubbilini, Costa, Lombardelli)
  • Early 2013 – end of 2016: in addition to the work under the  Attivarti.org hat, we were invited in the  Loss of the Night Network (ES-1204 Action of the EU COST programme), with the role of primary Management Committee member representing Italy. (Giacomelli, Spinosi, Pocci, Bartalucci)
  • Following the Farma Valley Winter Fest, the project enters a phase, currently under definition during Winter 2016-2017. This is currently referred to as “BuioMetria Partecipativa Reloaded”.
  • In May 2017 a memorandum of understanding was signed between Attivarti.org (the NGO managing the non-profit part of the project) and the Institute of Biometeorology of the Italian Research Council. This follows a similar document signed with the University of Pisa at the end of 2015 (see article on the International Journal of Sustainable Lighting, Feb. ’17).
  • The main activity for 2018 was the organization and promotion (together with CNR IBIMET and University of Pisa) of a Symposium on protection and promotion of night sky, held on Capraia Island (Tuscany)
  • …check out the “News/blog” sections of pibinko.org and Attivarti.org (generally maintained both in Italian and English)

For more information: info@pibinko.org

BuioMetria Partecipativa once more touring Sardinia (starting from Tuscany), after four years

La BuioMetria Partecipativa è un progetto nato nel febbraio 2008, inizialmente per svolgere attività parallele di tutela e valorizzazione del cielo notturno su scala nazionale, e gradualmente maturato sia dal punto di vista delle reti coinvolte (non solo appassionati del cielo, ma cittadini di tanti tipi), che della scala territoriale (progetti europei).

Essendo uno dei due creatori del progetto (e ideatore del nome), e avendo diversi trascorsi non vacanzieri in e con la Sardegna, la possibilità di sviluppare il progetto su quest’isola è stata nella mia mente dai primi passi della buiometria.

Già nell’agosto 2008 facemmo assieme a Francesco Giubbilini una prima missione, con presentazioni a Cagliari e Arbus e con una misurazione eseguita al termine di un’ascensione in notturna del monte Arcuentu (cfr. video).

Nel dicembre 2012 portammo uno dei buiometri ad Alghero, dove lo strumento fu ospite della Biblioteca San Michele per svariati mesi (cfr. blog).

La sfida sinora è stata trovare un gurppo di lavoro affine a quello che abbiamo costituito sin dal 2007 tra Milano e bassa Toscana e che ha dato vita ai progetti che trovate documentati tra www.pibinko.org e www.attivarti.org.

Quattro anni dopo questa trasferta, abbiamo programmato una nuova campagna buiometrica per vedere l’effetto che fa.

Il mezzo di trasporto

Come quella del 2008, la campagna 2017, si svolgerà in auto, per tre motivi:

  • Dobbiamo visitare anche alcune località non remote ma non sempre facilmente raggiungibili tramite mezzi pubblici
  • Potremmo avere a bordo per alcuni tratti del viaggio uno o più ospiti/collaboratori
  • Al ritorno vorremmo riportare una vagonata di cose bòne dall’isola in Toscana.

Come quella del 2012, si svolgerà in inverno

  • Perché si ragiona meglio

Come “varianti migliorative”, studiate assieme ad alcuni colleghi nel corso di questi quattro anni, proporremo le formule e i contenuti che sono stati alla base del recente Festival d’Inverno in Val di Farma, declinati verso i residenti dell’isola e tenendo conto delle numerose affinità tra la bassa Toscana e la Sardegna.

L’itinerario

Al momento abbiamo fissato tre punti e due date.

  • Sassari/Alghero
  • Cagliari/Pula (a cavallo del 18. probabile 18+19 mattina)
  • Baunei

Per tre punti passa un unico piano, e quindi è già qualcosa. Tra due date passa un tempo determinato, e vedremo di farne buon uso, dato il contesto del te-le-filmo che si sta girando su m(‘)appare la Sardegna.

Abbiamo poi una serie di punti di interesse e soprattutto persone di interesse da visitare oltre ai tre fissati sopra. Le fermate effettive della campagna buiometrica dipenderanno sia dagli esiti degli incontri fissati, sia dal “generale inverno”.

Che cosa apparirà

Per raccontare cosa succederà durante la missione, ho pensato di usare il blog in modalità “QMP-QP” (quando mi pare/quando possibile).

Nella campagna buiometria non succede niente di urgente, e un tweet non cambierà l’emozione di un tramonto su Capo Caccia, della vista del Golfo di Orosei, o delle pietre sonanti di Pinuccio Sciola (RIP)…però un po’ di documentazione è bene averla, e che sia preparata “a caldo”.

Sul blog troverete articoli quindi in italiano, nella rubrica M(‘)appare la Sardegna e in inglese nella rubrica See and Sardinia (con evidente richiamo non nostalgico al Sea and Sardinia di D. H. Lawrence”. Se l’ispirazione tiene, la versione italiana sarà scritta in ottava rima, e quella in inglese sulla base di testi di canzoni più o meno note, riadattate alla storia in corso (non in còrso!).

Gli articoli  non saranno il resoconto dettagliato delle giornate, ma daranno degli spunti…come se fosse il riassunto delle puntate precedenti di un telefilm (e in effetti diverse delle cose che succedono potrebbero tranquillamente costituire una sceneggiatura)…per seguire le puntate complete? Bisogna iscriversi al pacchetto “premium”. Non appoggiandosi alla banda larga ed essendoci già diversi abbonati, non è semplice, ma qualche posto è ancora disponibile (scrivete per maggiori informazioni).

Di quotidiano, a meno di problemi di collegamento, ci sarà la musica, con i branobag proposti la mattina prima delle nove.

Il gruppo

Il gruppo coinvolto nella campagna buiometrica è composto da una decina di personaggi.
Nella “prima serie” del te-le-filmo, il ruolo prevalente è di un caratterista che dovrebbe passare poi in secondo piano, tale Andrea Giacomelli, detto pibinko (studioso di cultura sarda dal 1993, dipendente CRS4 dal 1997 al 2002 e tornato in Sardegna varie volte successivamente, ma mai per fare il bagno). Gli altri personaggi saranno presentati nel corso della serie.

Non solo cieli stellati

Uno dei maggiori fraintendimenti legati al progetto BuioMetria Partecipativa è che abbia a che fare con la conservazione dei cieli stellati ecc. ecc. …sì, è vero, il progetto parla molto di stelle, ma…

  • …anche un po’ di stalle (avendo a che fare con diverse zone rurali)
  • …è nato da un punto di vista non orientato in su (non abbiamo astrofili o astronomi nel gruppo di lavoro), ma piuttosto da un punto di vista che guarda in giro
  • …è svincolato da altri gruppi e associazioni che trattano tematiche apparentemente simili e legati ai cieli bui, ai piani della luce, agli atlanti mondiali ecc. Si tratta di un progetto diverso nella forma e nella sostanza. Ciò non toglie che si conoscano abbastanza bene vari attori in questo settore e che si abbiano collaborazioni attive con vari di loro -italiani ed esteri- che siano affini, senza pretendere che tutti debbano essere affini (e spiegando sempre i nostri fini: tutela e valorizzazione non a costo zero di risorse minori o poco note nel campo della cultura, dell’ambiente e dell’innovazione libera).

Per informazioni: info@pibinko.org

 

The BuioMetria Partecipativa Project (and its operating context since 2008)

Rather than a standard “yearly summary” report, which we prepared in a couple of cases overt the past years, on this round we prefer proposing a presentation, also providing a little more “context” to the work we do on artificial light at night, as we noted several people are curious about it, especially after our Farma Valley Winter Fest:

Wrapping up the Farma Valley Winter Fest – Jan. 4, 2017 in Roccastrada

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Scarica il volantino/invito in versione PDF.


Nel Festival d’inverno in Val di Farma ci eravamo scordati (a) di consegnare il buiometro agli Etruschi from Lakota e (b) di dedicare tempo a illustrare le anticipazioni dei calendari 2017 delle realtà che hanno animato l’evento.

Per la consegna del buiometro, si è rimediato il 21-12 scorso. Per quanto riguarda le anticipazioni dei calendari, la questione è un po’ più strutturata, e abbiamo pensato di dedicare una giornata intera alla cosa.

Lo spazio principale (qualcuno direbbe il main stage o il campo centrale) della giornata sarà al Bar Moderno di Roccastrada. Qui alcuni dei referenti dei progetti Attivarti.org, BuioMetria Partecipativa, Banda di Torniella e Associazione fotografica Riflessi saranno presenti in varie fasce orarie (con varie facce orarie, legate alle consumazioni che dovranno assumere per giustificare la loro presenza in un bar per 14 ore).

Abbiamo inoltre previsto altri due spazi informativi. Uno presso la Foto Ottica Vainigli di Monticiano…non a caso ma in quanto Elisabetta Vainigli, la titolare, è anche attualmente la presidente della Banda ed è quindi la persona più titolata per illustrare il versante bandistico della questione. L’altro spazio satellite sarà presso la parrucchiera Cristina Muzi di Torniella: soffici divanetti, radio andante, dibattiti sempre vivi e tepore da phon che conciliano un pomeriggio invernale come (e in certi momenti meglio) di un aperitivo.

Circa il volantino dell’evento: non lasciatevi ingannare dalle apparenze: per quanto molte foto parlino di musica e giochi (in particolare palla a 21/palla eh!) nel corso della giornata non sono previsti concerti o dimostrazioni…il che non ci esimerà dal confrontarci su questioni musicali e ludico-sportive, dato che queste sono fortemente intrecciate con i progetti che portiamo avanti in campo culturale e ambientale.

Ultimo, ma non ultimo, il 4 gennaio è anche il decennale dell’aperitivo che sancì la nascita del progetto “Palla  21: dalla Toscana a Chicago e ritorno” (come illustrato da Giovanna Mezzana ne Il Tirreno del 17-12-2016). Anche se la data di domani non è stata scelta apposta, ci sarà sicuramente un momento per ricordare quel momento, molto importante per le comunità che hanno successivamente partecipato al progetto.

Qualora foste interessati alla situazione, ma impossibilitati a partecipare negli spazi e negli orari indicati, potete scrivere a mappare@attivarti.org o contattare il 351 133 7020 per concordare il miglior modo per proseguire il discorso.

Come to measure the dark skies in the “Valley that’s not there” (Il Tirreno, Dec. 17, 2016)

The Farma Valley Winter Fest was launched by Il Tirreno (one of the two newspapers published in Tuscany) on page 1, with a clip inviting people to read the article on page 23 (Culture). The translation of the full article is provided below, with some added hyperlinks and notes to provide some context to the reader. 

As a sidebar item, I was invited to write a short article explaining how the Festival was conceived. This article is also on the same page, and an English translation is provided in a separate blog post.

 

 

 

“Between the Farma and the firmament”

Come to measure the dark skies in the “Valley that’s not there”

Half way between Grosseto and Siena, in the hamlet of Torniella, the Winter Festival about mapp(ear)ing – by Giovanna Mezzana

GROSSETO. Saturday, Dec. 17, 2016 a Winter Fest is starting in the “Valley that’s not there“. This may be found, provided you have the right map. The key is m(’)appare [an Italian neologism created by the pibinko in 2008, combining mapping and beholding], i.e. to look with an eye going beyond geographic, social or cultural conventions. The Valley that’s not there is the Farma Valley, which is no more in the province of Siena, but not quite yet in Maremma.

The Band of Torniella during the traditional First of May celebrations in Torniella (photo by Andrea Giacomelli)

If you take a map of Tuscany and you draw a line joining Grosseto to Siena, half way you will find Torniella. This is a tiny hamlet, part of the municipality of Roccastrada. It all starts from here. The first reunion is today, but the Festival will continue tomorrow and Monday in Piazza del Popolo. The main premises for the festival are the Torniella Band headquarters, because in this event musicians provides a soundtrack, but also significant organizational support.
WHERE IS IT. One life ago, travellers could reach these places by following the old State Road connecting Arezzo to Siena and proceeding South to Grosseto. Nowadays [following the opening of the new state road in 1974, which bypasses the hamlets] tourists come here by accident.

Besides: why delve in this desolate moor, where orientation is provided by hand-painted signs made by residents, when close by you have San Gimignano? Still, somebody decided to hold in this spot, and in full Winter, a festival. All the events unwind between  Torniella, Piloni, and Scalvaia – three hamlets where hunting and ancient traditions have not been lost. These settlements all lie in the range of a few kilometers, but the Valley covers approximately 120 square kilometers.

The hamlets of the Farma Valley. The photo is taken from Piloni. Torniella is in the centre and Scalvaia at the horizon (photo by Andrea Giacomelli)

THE FESTIVAL. There will be three days of live music, with five sets including a concert by Etruschi from Lakota (Sunday, Dec. 18); hiking around the valley, and meals with local delicacies. The closing of the festival will be an evening lecture on photography, on Monday Dec. 19 in Grosseto. Hosted by the Riflessi Photo Club there will be a presentation on “40 anni of shooting environment and territory”, i.e.  “m(’)appare” Maurizio Bacci.

In addition, the festival will have more presentations and ceremonies a little out of the box. For instance, on Sunday Dec. 18, at 10PM, in Torniella you will find the handover of the dark sky meters. Wanna monitor some dark skies? You couldn’t find a better place: the Valley that’s not there is one of the darkest locations in Bella Italia, or -if you prefer- the place where the sky reveals all of its firmament given the very low levels of light pollution compared to other locations.

For more information, you may visit www.attivarti.org, the site of the association promoting the three-day event, and check out the Farma Valley Winter Fest section. Reservations can be made on +39 351 133 7020, or you may write to mappare@attivarti.org. This also applies in the case that you may not be able to attend, but are interested to past and future activities of this type.
BEHIND THE SCENES. The three-day event is a birthday party. It celebrates ten years of activities by a team active since 2006, whose non-profit operations have converged into Attivarti.org, aka the m(‘)appare association, created in 2011 in Torniella. The creator and founder of the association is an environmental engineer with a PhD in hydrology: Andrea Giacomelli.

Let us rewind the tape: in 2006 Andrea Giacomelli has an idea spinning in his mind: to bring to Chicago, Illinois, the game of Palla a 21 (or palla eh!), an ancient game still played in the hills South of Siena and in the northern fringes of the Tuscan Maremma. He calls his uncle, Augusto Cerreti -from Torniella- and asks him to help him to set up a team. On January 4, 2007, at La Combriccola (the bar in Torniella), we find: Mario Straccali, electrician at Lucchini in Piombino, Claudio Spinosi aka Bob, construction guy, both from Torniella. We then have Alessio Serragli, 25,  anni, surveyor from Scalvaia; Andrea Bartalucci, the bartender, from Piloni. And Palla 21 will eventually land in the US of A.

This is the model of all activities by Attivarti.org è questo: the expertise of engineers, ICT specialist, geographers, and archaeologists merge with traditional knowledge and local heritage, in this case from the three Farma Valley hamlets. The result is amazing.

The shadow of the Torniella bell tower cast in the sky, captured by Zoltán Kolláth,  a Hungarian astronomer. The picture was taken during the 2015 intercomparison campaign of the Loss of the Night Network.

M(’)APPARE. The association has created and distributed digital content, photo exhibitions, citizen science campaigns,  ottava rima workshops, and coverage of events. This is how it investigates with an “alternative” eye the dynamics of areas unknown to most, and it promotes their cultural and environmental assets.  It recognizes the “breath” of a place, somebody might say its Genius loci.

An example? At 9PM, on Sunday Dec. 18, in Torniella there will be the presentation of the Farma Valley community map. The official cartography of the area has been given to hunters and mushroom seekers of the Valley, who have been asked to integrate the maps. This has led to a bottom-up mapping exercise, where place names which were precisely known just by a handful of people are now documented and available to all the community and future visitors of the Valley.

Moonshine in Certopiano (Farma Valley, Southern Tuscany)

[click on the image for a higher resolution version…you will appreciate Orion about to set on Montalto]

 

  • Around 4.45AM, Dec. 13, 2016, temperature -1 °C
  • Moonshine: circa 0.2 lux (very sharp shadows and colour perception)
  • Single shot with a Canon EOS 550D. 10-second exposure, 6400 ASA.
  • various photographic issues may be improved (but hey: we’re on day -4 to the Farma Valley Winter Fest, so please allow us some license to thrill)

A Winter Fest where things happen, if at all, in the Summer

[TO BE TRANSLATED]

Musica, fotografia, open data, monitoraggio del cielo notturno e pici all’aglione: tutto insieme senza fare indigestione.

Se avete fretta, saltate direttamente alla pagina del Festival d’inverno in Val di Farma. Altrimenti, mettete un po’ di sottofondo soft, e procedete:

I canaloni sul torrente Farma in autunno (foto A. Giacomelli, 2016)

Dal 17 al 19 dicembre 2016 la bassa Toscana ospita un evento forse non inedito, ma senz’altro particolare. Proponiamo un festival d’inverno nella periferia di un territorio che d’inverno offre molto meno che d’estate, quando il turismo stimola nei dintorni una programmazione culturale  sempre notevole, ma a volte con sovrapposizioni che alla fine danno un eccesso opposto rispetto alle altre stagioni.
Vi aspettiamo in Val di Farma, a metà strada fra Siena e Grosseto o -come diciamo agli stranieri- some 100 km South of Florence, ripensata in un momento di primavera 2015 anche come “la valle che non c’è“.

Il Festival d’inverno in Val di Farma proporrà

  • cinque momenti di musica dal vivo
  • una serata di fotografia
  • presentazioni di carattere culturale e scientifico.

…senza trascurare la necessaria componente enogastronomica, che va anche un po’ da sé, date le cose bòne che si mangiano e bevono da queste parti.

La manifestazione si svolge in una graduale transizione dalla valle  e Grosseto.

I primi due giorni saranno centrati prevalentemente sulla parte rurale della storia, mentre lunedì le attività si sposteranno sul capoluogo maremmano, con alcune stazioni intermedie lungo il percorso (in via di definizione).

La musica

Sabato 17 dopo cena si esibiranno gli Officina e i Regars da Chiusdino (SI), già nota per ospitare nei paraggi il Mulino Bianco di barilliana memoria. Sono due cover band di varie fasce di età che apriranno le danze con successi dagli anni ’60 in qua.

Domenica 18 la questione si fa più composita. Ad aprire le performance, alle 18 il rientro sulle scene di Pietro Crivelli, alias Peter Seeds. Già nella prima formazione degli Whisky Trail, Peter è poi uscito dal gruppo per un giro del mondo durato 40 anni e che lo ha portato dal 2011 a stabilirsi a Piloni.  Il clou della giornata sono gli Etruschi from Lakota, da Montecastelli Pisano, in Val di Cecina. L’indicazione geografica tipica non deve indurre in localismi: gli Etruschi suonano in tutto il centro-nord Italia -senza timore di andare al Sud non appena ne avranno l’opportunità- e stanno ultimando la produzione del loro terzo album. Con riferimenti musicali che vanno da Rino Gaetano ai Led Zeppelin, cantano testi in italiano che hanno a che fare con questioni di identità rurale, fuga dei cervelli, contadini magri. E lo fanno in modo non cupo e non didascalico…oserei dire nemmeno tanto “indie”…insomma sono così come li sentite…un po’ etruschi e un po’ from Lakota.
Una parte della band si tratterrà poi a Torniella per una sorta di “buongiorno” di lunedì 19 (il programma di questa parte del festival è in via di definizione).

Oltre alla musica suonata, c’è la “musica che gira intorno”: la maggior parte degli eventi si svolgeranno nello stabile della Filarmonica di Torniella, inaugurato nel 1912, e dove tuttora la banda del paese (di oltre 30 elementi, di cui almeno 25 residenti) si esercita tra un’esibizione e l’altra. Nel corso delle giornate sarà quindi possibile visitare gli archivi della Filarmonica, che contengono strumenti, spartiti, locandine di vecchie manifestazioni, fotografie dagli anni ’20 in poi e alte testimonianze.

Cultura popolare, scienza, tecnologia e ambiente

Nel corso del festival questi elementi si fondono. Prima con due presentazioni che si terranno dalle ore 21 di domenica 18: verrà anzittutto presentata la prima versione della “mappa di comunità” della Val di Farma, in cui capocaccia e cercatori di funghi hanno integrato sin dagli inizi del 2015 le basi cartografiche ufficiali della Regione Toscana con punti di interesse a loro noti (sorgenti, antichi orti, rifugi di guerra, per citarne alcuni).
Nella stessa occasione si farà il punto del progetto di BuioMetria Partecipativa, nato in Val di Farma nel 2008 e poi diffuso su scala nazionale e con varie collaborazioni internazionali, e si affideranno alcuni sensori (i buiometri) a cittadini che nel corso del 2017 svolgeranno misure di inquinamento luminoso in varie parti d’Italia.
Si darà poi un’anteprima della programmazione 2017 delle associazioni che animano il festival (Attivarti.org e la Filarmonica di Torniella anzitutto, senza trascurare le altre realtà sul territorio) della stima delle risorse necessarie per realizzare il programma previsto, e del come sostenere queste attività.

Nella coda grossetana di lunedì 19, il testimone passa a Maurizio Bacci, ospite dell’associazione fotografica Riflessi di Grosseto. Questo evento è spiegato nel dettaglio in un precedente articolo.

Mangiare, bere, uomo, donna

Vado a memoria, per cui mi scuseranno i non nominati, che avrò piacere di inserire nel censimento se me lo fanno sapere. Nella parte centrale della valle -circa 400 residenti su 120 km quadrati- si trovano due trattorie, un agriturismo dove si può mangiare e dormire, un B&B, un affittacamere, un castello con sette appartamenti-vacanza, un bar-tabacchi- merenderia, due negozi di alimentari, una parrucchiera, una fioraia, un negozio di caccia e pesca, un carrozziere, cinque idraulici, tre falegnami, svariati artigiani-manutentori-muratori, una cava di Caolino con annesso resort, una ditta di legnami, un negozio di elettrodomestici, un fornaio, un negozio di vendita e riparazione di utensili per agricoltura e silvicoltura, una ditta di lavorazioni meccaniche di precisione, un produttore di salumi, un geometra, un avvocato, tre circoli ricreativi, una squadra di calcio, tre squadre di caccia, una pro loco, un ufficio postale e una parrocchia.


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Insomma: non è un distretto industriale emiliano, ma qualcosa c’è, oltre ai canaloni, i funghi e i cinghiali, che sono in genere i tre motivi per cui chi non è parente dei residenti  arriva in Valle.

Pici all’aglione (foto A. Giacomelli, 2008 circa)

Concentrandosi sulla parte di servizi che potrebbero servire di più durante il festival: per mangiare o pernottare consigliamo di preiscriversi (gratuitamente) all’evento.

Un progetto pro loco, ma a che pro e per quale loco?

L’ombra del campanile di Torniella proiettata in cielo (foto: Z. Kollath, marzo 2015)

L’idea del festival nasce dalla congiuntura di alcune situazioni portate avanti da associazioni e imprenditori di base nei tre borghi di Torniella, Piloni e Scalvaia e alcuni elementi “di fòri” ma abbastanza radicati nel territorio. Salta fuori che tutti hanno un’esperienza pluriennale nell’organizzazione di eventi su scale diverse, dal locale (sagre, tornei, cene, concerti, campionati di calcio non professionistico) al nazionale-o-sopra (Il Tirreno, Cronaca Vera, Comcast Sports News, Radio 24, e altri).
Sommando questi elementi, per quanto sembri strano ad alcuni, il Festival non ha una valenza strettamente “pro Val di Farma”. Tanto per cominciare, si svolge in due posti, dato che una parte importante della manifestazione sarà a Grosseto. In secondo luogo, le problematiche con cui ci confrontiamo e le opportunità che si offrono, e che ci hanno portato a organizzare il Festival, sono le stesse di qualsiasi gruppo di borghi delle Colline Metallifere, della Toscana e senz’altro di molte altre zone rurali.

Semplicemente, la Val di Farma è il posto dal quale siamo riusciti a sviluppare alcuni progetti, che sono stati proposti anche altrove a partire dal 2005 ma per ora non si sono sviluppati. Ci farebbe molto piacere replicare le nostre esperienze in altri siti, e viceversa, nel percorso svolto nei dieci anni da cui si sono avviate molte delle storie che hanno portato al festival abbiamo visto quali sono i punti su cui abbiamo bisogno di una mano da altri territori.

Per finire la puntata di oggi

Chi vorrà, verrà e si iscriva. Chi non potrà ma vorrebbe, ce lo faccia sapere: questo è anche il primo (almeno a conoscenza del gruppo organizzatore) festival cui si può non partecipare in modo attivo.

In ogni caso, potete seguire la playlist che ci sta accompagnando nella preparazione del festival -così come in momenti precedenti di questo percorso- ché la musica di mattina non ha mai fatto male a nessuno.

Per informazioni: info@pibinko.org

p.s. La grande assente nel festival

E’ la palla a 21 o palla eh!. Ma ora fa freddo, e non si gioca…tempo al tempo e spazio allo spazio…intanto ci si gode la musica.