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Casa del Chiodo in Piloni, Southern Tuscany, Italy: the first participatory mapping farmhouse

Pici “Aglione Style” (tomato sauce and garlic) made by Paola

We have renovated the web site (actually, a single page) for Casa del Chiodo, a farmhouse in Piloni, Farma Valley. The place is in Southern Tuscany, about 45 minutes South of Siena.

In addition to standard information about the premises, we have added news about interesting activities which take place at Casa del Chiodo, in collaboration with other subjects in the area and with scientists and experts from various parts of Europe.

The page is currently available only in Italian, but will be translated into various languages over the coming weeks.

You may visit the web site at http://www.casadelchiodo.it, and send inquiries in English, French, German or Portugues to casadelchiodo.piloni@gmail.com

Photo by Andreas Haenel, director of the Osnabrueck Planetarium, Germany, Farma Valley, March 2015.

Lecture at Politecnico di Milano on “map(p)earing the upper half of the landscape”

TO BE TRANSLATED

Integrazione di tecnologie e metodi partecipati per la tutela e la valorizzazione del territorio.

Presentazione della lezione (in inglese)

Presentazione della lezione (in italiano)

Puntata di Maramao (Radio Popolare Milano) della mattina del 25-5 dedicata a presentare la lezione del pomeriggio. Ascolta il Podcast. di 33 minuti. Per chi ha fretta, la parte su m(‘)appare inizia al minuto 10’58”, ma è interessante seguire la puntata dall’inizio per entrare nel clima.

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A report about the radio show talking about “m(‘)appare” /mapp(‘ere)ing

For all of the Italian audience, please check out the podcast.

The radio show was proposed to (1) launch the lecture scheduled for the afternoon of the same day at the Institute of Hydraulics at Politecnico di Milano, Italy, and (2) do some live tasting of genuine products from Southern Tuscany.

If you are in a hurry, please skip to minute 10, as the first part of the show was about something else. After that, you have 22 minutes of finely crafted pibinko-style improvisation, hosted by two friends.

I would like to stress that it’s really hard to take pictures in a radio show without a wide-angle camera

For Disma and Ale (kudos!!!), the guys running the show, I would like to point out two typos in the description of the podcast in the Maramao web site:

  • we were talking about “buoimetria” (i.e. night sky monitoring) and not “buoimetria” (oxen monitoring). We do have some livestock in Souther Tuscany, but we aren’t into participatory monitoring of that…yet…
  • when we say mappare, we use an apostrophe and some parentheses…m(‘)appare is different from mappare, just like dont is different from don’t

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Below you can see the selection of “cose bòne” (good stuff) brought by pibinko from Southern Tuscany. For these we must thank:

  • Aunt Eda (laurel berry liquor)
  • Aunt Anna (lavender from Certopiano and White Stivalaccio)
  • Loriano Bartoli of the Bartoli farm (vermentino wine, strawberry and apricto juices, various vegetables in oil, marmalades, jams, and sauces)
  • Daniele Francioli from Le Tofane organic farm (pecorino S. Rabano)
  • La Casa del Chiodo, run by Paola Bartalucci & daughters (deer in oil and jam with chili pepper, to be paired with pecorino cheese)
  • pibinko for freshly picked cherries
  • the people of Sardinia (represented in the show by the Arbus knife used to slice bread and various products, and by a bottle of Cannonau wine bought in Follonica before leaving)

Why Sardinia is part of a radio show focused on Souther Tuscany is explained in the last segment of the podcast.

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The “LoNNe” intercomparison campaign in Tuscany: how did it go?

[TO BE TRANSLATED/ABRIDGED]

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Si è conclusa venerdì 27-3  la missione toscana della rete di ricerca europea “Loss of the Night“, avviata il 21-22 marzo scorso con alcune misurazioni a Torniella, frazione di Roccastrada (GR) e proseguita nel corso della settimana con altre misurazioni in zona urbana, presso l’Istituto di Biometeorologia (IBIMET) del CNR di Sesto Fiorentino.

Foto di Andreas Haenel

Gli strumenti e gli “strumentisti”

La campagna di misure prevedeva la raccolta di dati di luminosità del fondo del cielo tramite vari tipi di strumentazione al fine di confrontare tecniche differenti di valutazione dell’inquinamento luminoso. I dieci partecipanti alla spedizione, provenienti da Germania, Austria, Grecia, Spagna, Ungheria, Olanda e Italia hanno portato in val di Farma una batteria di strumenti piuttosto variegata.

Oltre a vari Sky Quality Meter (meglio noti come buiometri a chi negli scorsi anni ha conosciuto il progetto della BuioMetria Partecipativa), sono stati installati due “Light Meter” progettati dall’astronomo austriaco Guenther Wuchterl in occasione dell’anno internazionale dell’astronomia (2009) e oggi diffusi in numerosi osservatori astronomici, e due sensori attualmente esistenti come pezzi unici: il “Digilum” del tecnico olandese Henk Spoelstra, responsabile della principale rete di monitoraggio dell’inquinamento luminoso in Olanda, e l’ASTMON, creato da alcuni astronomi catalani e utilizzato in tutta la Catalogna come riferimento per la valutazione del cielo notturno.foto di Andrea Giacomelli

Oltre ai sensori, gli esperti avevano con sé varie macchine fotografiche dotate di appositi obiettivi per catturare immagini complete del cielo.

Un esito curioso e inatteso

Al fine di svolgere le misurazioni in condizioni controllate, il Comune di Roccastrada ha autorizzato lo spegnimento dell’illuminazione pubblica durante parte della notte. In questo modo i ricercatori, oltre ad avere la garanzia di un buio quasi completo nel sito di studio, hanno potuto misurare anche l’effetto legato allo spegnimento delle luci.

Mentre l’analisi dei dati richiederà  un lavoro di diversi mesi e sarà  successivamente parte di pubblicazioni scientifiche del gruppo Loss of the Night, la missione ha consentito di ottenere anche riscontri immediati e inattesi.

Un’immagine che ha destato notevole interesse nei partecipanti alla campagna, ed è stata condivisa nei giorni scorsi in tutti i social network per gli addetti ai lavori, è uno scatto fatto da uno dei partecipanti durante la prima notte di misure. Zoltan Kollath, astronomo professionista dell’Università  di Savaria, Ungheria, è riuscito a catturare l’ombra proiettata in cielo del campanile della chiesa di Torniella.
Foto di Zoltán Kolláth

L’effetto è risultato visibile in quanto, con i lampioni spenti dalle 22, l’unica luce rimasta accesa sino alle 23 è stata la fotoelettrica che illumina il campanile.

L’immagine, di sicura suggestione, ci ricorda che anche in località  in cui il cielo notturno ha una qualità  molto buona, esistono casi in cui l’illuminazione può essere ottimizzata: nel caso specifico con un semplice intervento si potrebbe risparmiare energia, restringendo il flusso luminoso in modo da rischiarare solo la torre.

Oltre alle misure nei dintorni del paese, una parte del gruppo LoNNe ha eseguito anche rilievi lungo la strada del Belagaio, confermando l’eccellente qualità del cielo notturno in questo territorio, che rappresenta la porzione settentrionale di un’area che si estende dal basso senese, attraversando tutto l’entroterra maremmano e l’Amiata e che costituisce a oggi in Italia una delle tre zone più estese e con qualità del cielo notturno molto buone. In particolare, le misurazioni eseguite in località Belagaio-Casa Nova nella notte di domenica con tre strumenti indipendenti hanno dato letture sopra 22 mag/arcsec2, che è un valore tra i più alti registrabili in assoluto.

L’incontro col pubblico

Foto di Andrea Giacomelli

Nel pomeriggio di domenica 22, prima di avviare le misure, il gruppo LoNNe è stato invitato a un evento pubblico in cui ogni esperto si è presentato e ha condiviso con i partecipanti episodi significativi o curiosi del proprio percorso professionale. Le testimonianze raccolte hanno consentito al pubblico di conoscere le “vite parallele” di astronomi, ingegneri, divulgatori e gestori di parchi impegnati da anni nello studio del problema, e in attitivà di valorizzazione del territorio legate a un uso sostenibile della luce.

Prossimi passi della rete LoNNe

Foto di Luciano Massetti

La rete Loss of the Night prosegue le attività sino all’ottobre 2016. Nelle riunioni tenute a Sesto Fiorentino al termine della campagna di misure, tra altre iniziative, che potrete seguire in inglese dal sito principale e in italiano tramite Attivarti.org, è stata abbozzata anche la prossima campagna di misure comparate si svolgerà  nel maggio 2016 nel parco astronomico di Mont Sec (Catalogna) .

La campagna di misure della rete Loss of the Night è finanziata nell’ambito del programma COST dell’Unione Europea (azione ES 1204).

Per approfondire il tema

Siete interessati a partecipare in prima persona alla misurazione della qualità  del cielo notturno nella vostra zona, o più in generale a approfondire il tema della tutela del cielo notturno tramite un’illuminazione sostenibile?

Potete contattare il progetto BuioMetria Partecipativa all’indirizzo buiometria@attivarti.org.

Fonte: Cinzano, Falchi, Elvidge, 2001

Ringraziamenti
Un grazie particolare va, come in occasione di altri eventi promossi da Attivarti.org in valle del Farma, alle comunità di Torniella e Piloni per il notevole supporto organizzativo, oltre che a Luciano Massetti dell’IBIMET.

Montaggio delle stazioni di misura - Foto: Andrea Giacomelli

Foto di Andreas Haenel, Zoltan Kollath, Andrea Giacomelli e Luciano Massetti. La mappa di brillanza del cielo notturno è di Cinzano, Falchi ed Elvidge (2001)