Nell’ambito della mostra fotografica “Cieli Stellati di Maremma” è previsto per sabato 11 agosto a partire dalle 18 un ricco workshop di Fotografia Notturna, che si svolgerà nella sala espositiva “E. Poggi” a Boccheggiano (GR), e che proseguirà dopo cena nel suggestivo Giardino dei Suoni di Paul Fuchs, la notte delle stelle cadenti.
Il workshop, a cura di Federico Giussani, è a numero chiuso, e si consiglia pertanto di prenotare:
Appuntamento ore 18 di mercoledì 18-7 alla Biblioteca Comunale di Cecina (via Corsini 7), con la BuioMetra Partecipativa e successivo ritrovo serale per misurazioni (sede e tempi da valutare durante il laboratorio), nell’ambito della quarta edizione del Festival del Pensare
…alcune osservazioni:
• L’illuminazione artificiale ha effetto sulla caduta autunnale delle foglie di Platanus x acerifolia.
• Gli alberi esposti a livelli di illuminazione più alti mantengono le foglie verdi più a lungo durante l’inverno.
• L’illuminazione e il verde pubblico dovrebbero essere considerati assiemen nella progettazione di spazi pubblici..
Poster presentato alla conferenza generale della European Citizen Science Association (ECSA) assieme a Luciano Massetti ed Elena Maggi (presentazione tenuta da Luciano Massetti):
Sabato 24 marzo con Luciano Massetti del CNR IBIMET e Federico Giussani, fotografo, siamo stati ospiti del programma culturale della quindicesima edizione di Fa’ la Cosa Giusta, fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili (qui la presentazione dell’evento)
L’intervento è stata un’occasione per condividere con un pubblico ampio e alcuni operatori presenti le questioni luce artificiale notturna, inquinamento luminoso e buiometria partecipativa.
Per spiegare in modo più intuitivo il tema, dopo una breve presentazione introduttiva, lo spazio è stato lasciato alle immagini, con una rassegna di scatti, soprattutto provenienti dalla bassa Toscana, una delle zone d’Italia in cui si mantiene -in un quadro nazionale piuttosto compromesso dal punto di vista dell’inquinamento luminoso- una buona qualità del cielo notturno.
Le fotografie hanno consentito di mostrare sia paesaggi suggestivi, raccontando anche alcuni aneddoti sulle circostanze in cui le immagini sono state raccolte, che casi in cui sarebbe possibile illuminare meglio, senza compromettere le esigenze di illuminazione per la popolazione.
Qui un momento di rassegna sul “presepe buiometrico” e qui una presentazione dell’evento del 30 novembre scorso, con la partecipazione di rappresentanti da vari stati europei.
D: Come è iniziato il tuo impegno nel campo dell’inquinamento luminoso?
R: E’ cominciato tutto nel 2011, quando arrivai all’istituto Leibniz-IGB di Berlino. In quell’occasione conobbi il Dr. Franz Hölker, mente e braccio principale del progetto “Verlust Der Nacht” (perdita della notte), il Dr. Stefano Larsen e il Dr. Michael Monaghan che mi introdussero all’argomento. Prima di allora devo ammettere che, come molta gente, non ero consapevole della minaccia che l’inquinamento luminoso può rappresentare per gli ecosistemi. Nel 2013 ho fatto domanda per una borsa di ricerca nel programma di dottorato Erasmus Mundus SMART, finanziato dalla Education, Audiovisual and Culture Executive Agency della Commissione Europea, assieme a cofinanziamenti forniti dal ministero federale tedesco della ricerca e della tecnologia (BMBF-033L038A) e dell’agenzia federale tedesca per la conservazione della natura (FKZ 3514821700). Tutto era pronto per avviare la mia ricerca sulla luce artificiale notturna.
R: Questo studio ha dimostrato che la luce artificiale notturna non solo influisce sul comportamento di insetti e ragni, ma anche sulle dinamiche degli ecosistemi. La luce attrae gli insetti (in particolare quelli acquatici) da un vicino corso d´acqua, e altera le comunità di ragni e coleotteri che vivono nei prati adiacenti, al di sotto di comuni lampioni stradali che sono stati installati ad hoc per l´esperimento.. Con la luce si è vista aumentare l’attività di ragni notturni che probabilmente hanno approfittato dell´aumento di “prede facili” intorno in vicinanza dei lampioni. D´altra parte, il numero di coleotteri sembra diminuire in risporta alla luce artificiale. Considerato il numero di lampioni installati lungo torrenti, fiumi e rive di laghi e aree umide in tutto il mondo, si intuisce che la luce artificiale notturna può influire modificare gli scambi di energia e materia tra ecosistemi diversi a scala regionale e globale. Dati i rischi cui gli ecosistemi naturali potrebbero essere sottoposti, la presenza di luce dovrebbe essere valutata con attenzione nella pianificazione paesaggistica e urbanistica, così come in progetti di recupero.
D: I tuoi progetti per il 2018?
R: Prevedo di pubblicare altre parti della ricerca svolta durante il dottorato, in particolare sugli effetti della luce artificiale nelle interazioni predatore-preda tra ecosistemi acquatici e terrestri. Dallo scorso agosto ho poi iniziato un post-dottorato presso lo Umwelt Campus Birkenfeld-Università di Trier, in collaborazione con l’università di Duisburg-Essen dove lavoro al momento. In questo nuovo progetto sto orientando la mia ricerca sulle comunità ittiche e sul ripristino di aree fluviali, con l’intenzione di introdurre il tema luce artificiale notturna anche in questo campo, in cui al momento è raramente considerato. Vedrò di fare del mio meglio.