Archivi tag: buiometria partecipativa

presentazione buiometria partecipativa ad Alghero


 

Tutti avrete notato che se state in campagna, o in mezzo al mare, nelle notti di cielo sereno le stelle si vedono meglio che se state in una via di una città o sotto i riflettori di un parcheggio.

Questa differenza di qualità del cielo notturno è dovuta all’inquinamento luminoso: luce diretta in modo improprio (o verso chi guarda, o -soprattutto- verso l’alto) che va, di fatto, a “illuminare il cielo” e quindi rende meno visibili le stelle.

Al di là della suggestione poetica, l’inquinamento luminoso determina effetti molto pratici, legati all’utilizzo improprio di energia elettrica, alla fauna notturna, alla salute umana e alla sicurezza.

A partire dal 10 dicembre prossimo se siete cittadini di Alghero e dintorni potrete avere un’occasione pratica e semplice di contribuire allo studio del problema dell’inquinamento luminoso e al supportare la definizione di soluzioni per lo stesso: potrete infatti partecipare al progetto di BuioMetria Partecipativa, un’iniziativa in corso dal 2008 a livello nazionale per la sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento luminoso e per la raccolta di misure.

Per prendere parte alla campagna di misure potrete recarvi presso la Biblioteca Popolare San Michele di Alghero, e prendere in prestito uno strumento apposito e dal semplice utilizzo.

La presentazione di questo innovativo e originale servizio si terrà lunedì 10 dicembre alle ore 18.30 presso la biblioteca, in via Mazzini 118 al primo piano.

Interverrà per l’occasione l’ingegnere ambientale Andrea Giacomelli, uno dei due ideatori del progetto di BuioMetria Partecipativa.

L’iniziativa si svolge in collaborazione tra la Biblioteca Popolare San Michele di Alghero e l’associazione di promozione sociale Attivarti.org

Per informazioni:

http://http://www.pibinko.org/buiometria-partecipativa/
http://www.bibliotecasanmichele.it

info@attivarti.org

A Firenze: incontro-dibattito alla Casa della Creatività sul Piano Ambientale Energetico Regionale

La tutela del paesaggio notturno in Toscana e l’aggiornamento del Piano Energetico Ambientale e del Piano Paesaggistico – spunti per un percorso partecipato di analisi.

Nel 2012 in Toscana sono in corso di revisione due importanti strumenti di pianificazione: il Piano Ambientale ed Energetico Regionale (PAER, ex PIER) e il Piano Paesaggistico. In particolare per il PAER, ci troviamo nel periodo di raccolta di osservazioni da parte dei cittadini (che si concluderà dopo 60 giorni dalla pubblicazione del Piano, cioè a 60 giorni dal 24 ottobre 2012)

Questi due documenti contengono riferimenti significativi ad aspetti che possono incidere sulla qualità dell’ambiente e, tra l’altro, sulla qualità del cielo notturno in Toscana. Vi sono, inoltre, non secondarie implicazioni dal punto di vista della sicurezza delle aree urbane, della qualità ambientale in generale, e del risparmio energetico. Tutto ciò senza trascurare i raccordi con gli aspetti del paesaggio e della biodiversità.

Vi invitiamo mercoledì 5 dicembre 2012 a Firenze, dalle 17 alle 19, alla Casa della Creatività, per un incontro-dibattito sul ruolo che può avere la pianificazione del territorio sulla salvaguardia dell’altra metà del paesaggio, ovvero il cielo notturno. Si affronterà brevemente il tema dell’illuminazione pubblica e verrà esposto un quadro normativo generale con particolare riferimento alla Toscana. Si spiegherà quindi il punto di vista di due esperti nel settore ambientale, che da anni hanno dedicato sforzi significativi alla sensibilizzazione sulle problematiche legate alla qualità del cielo notturno e al principale elemento che può comprometterla: l’inquinamento luminoso. Al termine si discuteranno alcune proposte di osservazioni che i relatori prevedono di inviare alla Regione nell’ambito della procedura per i commenti sul PAER.

Il tema della salvaguardia del paesaggio notturno assume particolare interesse in Toscana, dato che una parte sostanziale di questa regione risulta a tutt’oggi caratterizzata da una buona qualità del cielo notturno rispetto ad altre parti d’Italia. Il cielo stellato costituisce a tutti gli effetti una risorsa per la regione, e per i cittadini, residenti o turisti, che può essere tutelata e valorizzata senza compromettere le esigenze di illuminazione e di sicurezza.

La partecipazione all’incontro è libera e gratuita. Per motivi organizzativi, gli interessati sono invitati a segnalare la loro presenza all’indirizzo bmp@pibinko.org

Data e ora: 5-12-2012, dalle 17 alle 19

Sede: Casa della Creatività, vicolo di S. Maria Maggiore 1, Firenze (dieci minuti a piedi dalla stazione di S. Maria Novella, andando verso il Duomo)

I RELATORI

Andrea Giacomelli – Ingegnere civile per la difesa del suolo e la pianificazione territoriale e dottore di ricerca in idrologia, dal 1994 è attivo nel campo dei sistemi informativi territoriali e della gestione dati ambientali, con partecipazione in numerosi progetti sia in ambito locale che internazionale, e sia in ambito di ricerca che di consulenza industriale e progettazione. Dal 2006, in parallelo all’attività tecnica, ha avviato, in collaborazione con varie realtà sul territorio nazionale ed estero, una serie di iniziative di tutela e valorizzazione di risorse minori nel campo della cultura, dell’ambiente e dell’innovazione libera.

Francesco Giubbilini – Ingegnere ambientale e astrofilo, dal 2007 ha iniziato a studiare e monitorare in modo sistematico l’inquinamento luminoso nei suoi vari aspetti e implicazioni. A oggi in Italia rappresenta un raro caso di coniugazione di competenze tecniche e normative con esperienze documentate nel campo della didattica e della comunicazione ambientale su questa problematica.

A partire dal 2008, i relatori collaborano su vari progetti legati alla sensibilizzazione sull’inquinamento luminoso e alla raccolta di dati sulla qualità del cielo notturno. L’iniziativa principale in questo senso è la BuioMetria Partecipativa: una campagna di raccolta dati, svolta tramite strumenti a basso costo, in cui -tramite un adeguato protocollo di campionamento e una serie di eventi di comunicazione, sono state raccolte centinaia di misure di qualità del cielo notturno, eseguite da cittadini comuni e in parallelo da esperti del settore, in tutta Italia. Il progetto costituisce a livello internazionale un’esperienza di rilievo come modello di raccordo tra attori diversi (cittadini, tecnici, decisori e scienziati) nella condivisione di un percorso legato alla sensibilizzazione su un tema ambientale poco noto.

A Follonica (GR): “l’opera” sulla campagna buiometrica estiva si prende col cappuccino

L’opera esposta sino al 25 novembre presso la Pinacoteca di Follonica nell’ambito della rassegna “La città visibile 2012” è stata spostata al Marrakech Café, presso il centro commerciale PAM.

Alcuni di voi ricorderanno che questo bar (il cui titolare possiede un proprio buiometro) ha partecipato alla campagna buiometrica dell’estate scorsa.

Nel frattempo, la mostra alla pinacoteca è stata prorogata sino al 9 dicembre.

Vi invitiamo a visitare sia la mostra alla pinacoteca, che l’opera al Marrakech Café.

Segnalazione: 10-12-2012: apertura ad Alghero (SS) del primo centro di prestito buiometrico sardo

 

Tutti avrete notato che se state in campagna, o in mezzo al mare, nelle notti di cielo sereno le stelle si vedono meglio che se state in una via di una città o sotto i riflettori di un parcheggio.

Questa differenza di qualità del cielo notturno è dovuta all’inquinamento luminoso: luce diretta in modo improprio (o verso chi guarda, o -soprattutto- verso l’alto) che va, di fatto, a “illuminare il cielo” e quindi rende meno visibili le stelle.

Al di là della suggestione poetica, l’inquinamento luminoso determina effetti molto pratici, legati all’utilizzo improprio di energia elettrica, alla fauna notturna, alla salute umana e alla sicurezza.

A partire dal 10 dicembre prossimo se siete cittadini di Alghero e dintorni potrete avere un’occasione pratica e semplice di contribuire allo studio del problema dell’inquinamento luminoso e al supportare la definizione di soluzioni per lo stesso: potrete infatti partecipare al progetto di BuioMetria Partecipativa, un’iniziativa in corso dal 2008 a livello nazionale per la sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento luminoso e per la raccolta di misure.

Per prendere parte alla campagna di misure potrete recarvi presso la Biblioteca Popolare San Michele di Alghero, e prendere in prestito uno strumento apposito e dal semplice utilizzo.

La presentazione di questo innovativo e originale servizio si terrà lunedì 10 dicembre alle ore 18.30 presso la biblioteca, in via Mazzini 118 al primo piano.

Interverrà per l’occasione l’ingegnere ambientale Andrea Giacomelli, uno dei due ideatori del progetto di BuioMetria Partecipativa.

L’iniziativa si svolge in collaborazione tra la Biblioteca Popolare San Michele di Alghero e l’associazione di promozione sociale Attivarti.org

Per informazioni:

http://http://www.pibinko.org/buiometria-partecipativa/
http://www.bibliotecasanmichele.it

info@attivarti.org

al via la Breve Storia della BuioMetria Partecipativa (BSD-BMP)

Da oggi affiancherò agli ormai “tradizionali” branobag, una ridotta serie di articoli riguardanti una breve storia della BuioMetria Partecipativa (o BMP).

Per quelli di voi che ancora non conoscono questa vicenda: che cosa è la buiometria partecipativa ? E’ un progetto internazionale, avviato nella primavera del 2008, per la sensibilizzazione sul problema -e sulle soluzioni- dell’inquinamento luminoso e, in parallelo, un progetto internazionale di monitoraggio ambientale partecipato.

Per quelli di voi che già la conoscono abbastanza: vi siete chiesti che cosa è la BuioMetria Partecipativa, OLTRE a quello che è per chi non la conosce ?

L’obiettivo di questa breve serie di articoli non è rispondere a quest’ultima domanda, ma condividere con il maggior numero di persone possibile un quadro condiviso su questo progetto.

Il quadro condiviso sarà tinteggiato con una sintesi dei principali episodi della BMP, utile data la mole di informazioni reperibili sul sito ufficiale del  progetto, e con alcune considerazioni e aneddoti che sul sito non sono pubblicati, ma che mi farà piacere condividere, in quanto co-autore del progetto.

Una volta condiviso tutto questo, e non ci vorrà molto, poi magari qualcuno proverà anche a rispondere alla domanda “OLTRE” (io mi sono dato una risposta non più di un mesetto fa, dopo oltre quattro anni di impegno in questo senso, e avendoci messo quattro anni e mezzo, non è che la posso spiattellare qui in due articoletti di un qualsiasi blog di provincia).

Per seguire la breve storia della BuioMetria Partecipativa (BSD-BMP), sintonizzatevi quotidianamente su questo blog, oppure seguite direttamente gli articoli classificati con la categoria BSDBMP.

Non c’è un piano editoriale scolpito nella pietra, ma punterò ad arrivare a un punto entro il 22 novembre 2012 (se no poi mi dicono di stringere, come già capita).

ALTRI DETTAGLI IMPORTANTI:

  • la “BSDBMP” non vuole costituire un documento ufficiale del progetto BuioMetria Partecipativa. La documentazione ufficiale del progetto è reperibile sul sito, ed è pubblicata dall’associazione di promozione sociale Attivarti.org
  • tutta la breve storia della buiometria partecipativa viene pubblicata sotto licenza Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 3.0.  Qualora foste interessati a riutilizzare sia materiale del progetto BMP, che eventualmente materiale tratto dalla “breve storia…”…se non sapete bene come utilizzare le licenze Creative Commons, scrivete prima.
  • Se trovate articoli anche in inglese, non vi spaventate…è che la BMP è non è una storia solo italiana…
  • per qualsiasi commento/proposta/nota scrivete all’autore della breve storia:Andrea Giacomelli detto pibinko –  info@pibinko.org.

Grazie per l’attenzione e buona lettura

CREDITS

Il logo della BuioMetria Partecipativa è opera di Anne Ghisla



Mentre alcuni si incupiscono sui cieli bui…

SOMMARIO PER CHI HA FRETTA:

Chi fosse interessato a confrontarsi sul tema di possibili soluzioni alla mitigazione delle conseguenze derivanti dall’inquinamento luminoso, dedichi dieci minuti di tempo al sito http://www.pibinko.org/buiometria-partecipativa/ e poi scriva a info@pibinko.org se interessato ad approfondire (non la buiometriapartecipativa, ma le possibili soluzioni).

Grazie e buon fine settimana

SE INVECE AVETE PIU’ TEMPO E UNA TAZZA DI TE’

A) Con la diffusione dei dettagli sulla legge di stabilità, ai primi della settimana scorsa, oltre al dibattito abituale su temi come IRPEF e IVA, è stato avviato un confronto piuttosto acceso sulla parte della legge riguardante la razionalizzazione dell’illuminazione pubblica, battezzata “operazione cieli bui”.

Sono quasi cinque anni che -in collaborazione con altri esperti- seguo molto da vicino la questione inquinamento luminoso, in Italia e in parte al’estero, e la due settimane appena passate sono state una ventata di freschezza.

B) La previsione di una riduzione dell’illuminazione, nella combinazione di riduzione della potenza degli apparecchi illuminanti, delle modalità di accensione e del numero di punti luce, è stata accolta da un parte notevole dell’opinione pubblica e di opinionisti privati con atteggiamenti variegati, ma per lo più caratterizzati da una reazione di “difesa”.

Si è andati dal “mah: è vero che noi ci occupiamo di energia, ma la cosa ci è indifferente“, all’apparente terrore panico: la minore quantità di luce nelle città potrà indurre aumento dei crimini, sindromi depressive, minore fiducia nel futuro e nella possibilità di una ripresa del sistema-paese e così via.

Tutte reazioni in buona parte comprensibili e giustificabili, con il giusto sforzo di analisi.

C) D’altro canto, nemmeno nell’ambito della comunità di esperti e passionisti che da anni studiano e operano nei settori pertinenti al problema -e quindi in più preparati su aspetti tecnici, normativi, su casi analoghi all’estero ecc- la notizia ha suscitato reazioni omogenee.

Essendo in diretto contatto con illuminotecnici, architetti, astrofili, astronomi, pianificatori territoriali, esperti di monitoriaggio ambientale e di manutenzione, che in genere negli ultimi cinque anni hanno operato in modo abbastanza “lineare”, è successo qualcosa di atipico.

Le voci levatesi da parte di persone che da anni (alcuni dal secolo scorso) hanno dedicato tempo, energia e risorse economiche per svolgere attività di ricerca scientifica, formazione, divulgazione, supporto alla definizione di leggi regionali sul tema, ed effettiva professione nel settore, in genere intonate, stanno rispondendo in modo diverso.

D) Per caratterizzare tali risposte sul tema della luce, si potrebbe dire che ci sono stati riscontri corrispondenti a tutto lo spettro elettromagnetico: dal rosso al blu…

  • in verde speranza si sono registrate manifestazioni di esultanza per il fatto che alcuni tra questi esperti hanno potuto, dopo anni di impegno (ribadisco: sia a livello professionale che di passione civile) portare all’attenzione nazionale un problema ambientale reale, assieme a una proposta per risolverlo.
  • in rosso fuoco, commenti adirati…soprattuto in risposta a testimonianze, articoli ed editoriali che mettono in discussione la bontà delle misure proposte dal Governo, con il supporto tecnico di esperti del settore
  • in blu flemmatico: pochi, e ripeto pochi. Pur riconoscendo la portata epocale di un provvedimento che se approvato contribuirebbe a una riduzione di spesa pubblica notevole (anche se non la principale nel contesto complessivo), assieme verosimilmente a una qualche forma di indotto, sono pochi quelli che hanno mantenuto la calma.
  • curiosamente (e senza colore): a fronte di un fatto reale e sostanziale, si è anche assistito al silenzio di alcuni soggetti che, sempre negli anni passati, si erano dati abbastanza da fare per proporsi come riferimento nazionale sul tema, e poi, per il momento, non si sono fatti sentire. …o non era un tema fondamentale ? Ma va bene così e possibilmente alcuni di loro hanno giustificati motivi oggettivi per non aver manifestato una posizione (es. questioni familiari, trasferte all’estero di lungo termine e così via).

E) nella somma di scambi di energia tra i vari pareri dissonanti, il risultato attuale -osservato da bordo campo- è di tutta una serie di soggetti che -a titolo diverso- si stanno effettivamente incupendo al pensiero che l’operazione cieli bui possa andare in porto, o viceversa che possa essere snaturata rispetto agli intenti originari dei tecnici che ne hanno dato lo spunto (si era ai tempi della  spending review, in maggio) .

Ci sono persone che temono di perdere qualcosa avendo “meno luce”, e altre persone che temono di perdera qualcosa  avendo “più luce”: alla fine, pare che tutti in questi giorni stiano diventando un po’ più cupi, al pensiero della prospettiva opposta rispetto alla propria aspettativa.

F) per chi di voi ha meno confidenza con l’elettromagnetismo, ricordiamo anche che la luce, oltre che a fare sì che gli occhi vedano i colori (la parte dello spettro detta “visibile” all’occhio umano), è composta da parti di energia che non si vedono…da un lato si va nel cosiddetto infrarosso (quello dei telecomandi), dall’altra nel cosiddetto ultravioletto (quello per cui servono le creme solari).

Così come chi è dotato delle attrezzature adeguate può “vedere” l’infrarosso, e chi è privo delle protezioni adeguate potrà sentire gli effetti dei raggi UVa e UVb, vi proponiamo per il fine settimana di fare un’escursione in un “parco tematico” legato al tema della luce e della relazione con il cielo notturno.
Il parco tematico si chiama BuioMetria Partecipativa, ed è aperto dal giugno 2008.

La proposta non è accademica o qualunquista: alcuni di quelli che da quasi cinque anni frequentano il “parco tematico” di uno dei principali progetti attualmente esistenti per la sensibilizzazione e la raccolta partecipata di dati sulla qualità del cielo notturno (e quindi in parallelo dell’inquinamento luminoso) ha trovato spunti utili a leggere anche le parti attualmente non visibili di un ragionamento su questo tema.

Non solo: da ormai due anni, oltre ad analizzare e misurare il problema, alcune di queste persone hanno anche iniziato a operare sul territorio, nella somma di attività legate ad associazioni di promozione sociale e di attività professionali. E -per qualche motivo- se ci capita talvolta di incontrare persone incupite per la situazione in cui si trovano, in genere poi,  con il giusto impegno, si trova che queste persone hanno potuto spesso riportare un minimo di “luce”…in alcuni casi anche risparmiando energia elettrica.

H Interessa approfondire? Questo articolo è già troppo lungo. Dovrebbero seguirne altri e -se non bastano o non arrivano con la celerità desiderata- scrivete a info@pibinko.org

Grazie e buon fine settimana!