Passeggiando per Tatti (GR) prima della partenza per una missione, Mauro Tirannosauro ha notato questo fenomeno…voi cosa ci vedete a parte tre macchine parcheggiate in un senso e una nell’altro?
Tatti – Interno notte, o meglio, mattina molto presto. Fuori ancora buio. Sala in cui convivono oggetti e ricordi di quattro generazioni, apparentemente nel disordine più totale, ma in effetti organizzati secondo i rigidi criteri di classificazione della cosotecadella rete pibinko.org.
Fuori, un vento che soffia forte. Ma niente bufera, e nemmeno pale eoliche (perché?).
Jack O’Malley (JOM) e Mauro Tirannosauro (MT) stanno estrapolando dalla cosoteca vari pezzi e li stanno radunando come pecore di un gregge, solo che essendo oggetti molto diversi sarebbe come avere un assembramento di pecore, muche, oche e cavalli, piuttosto che solo ovini.
MT sta fischiettando una canzone: “Bestie della piana e di montagna…”
JOM si ferma ad ascoltarlo, tenendo in mano una copia de “La scienza illustrata” del ’51 e pensando se inserirla nel mucchio.
JOM: “…che pezzo è quello?”
MT [si gira un po’ di lato, come a celare un segreto]: niente, niente…dicevo tra me e me
JOM [punta il dito di una mano e con l’altra sventola la rivista]: “no, quello è un pezzo nuovo…ora mi dici tutto: questo è un collettivo internazionale e intergenerazionale e quindi ora devi rendere collettivo quel testo”
MT [facendo spallucce]: Sì, non penso ci siano problemi..è una cosa che avevamo scritto con Dario l’anno scorso, ma prima finiamo di fare i bagagli che se no ci scappa il treno delle sette.
Prima di passare alle storie della seconda settimana di preparativi per la missione a Milano, un breve ripasso delle puntate della settimana scorsa. La foto di testa è stata scattata ieri sera all’enoteca Le Volte di Roccatederighi, dove suonammo l’8 febbraio 2020 (serata della finale di Sanremo): tornando lì per la prima volta dopo mesi, ci ha fatto piacere rivedere l’Ape della JBCM di Tattistampa, con i nostri autografi. Prego la regia di mandare un breve estratto del live a Le Volte:
Per quanto riguarda i preparativi per la missione: sul lato maremmano stiamo presentando la cosa ad amici, conoscenti, e attività sul territorio. Sul lato milanese, fervono i contatti con il Politecnico, che nei giorni scorsi sono stati concentrati soprattutto sul compilare una lista di pezzi di impianto che ci saranno messi a disposizione per il geoevento del 10 dicembre mattina, e di altri musicisti con cui si potrebbe arricchire la formazione per l’occasione.
Nell’anteprima avevamo solo detto che siamo stati invitati dal Politecnico. Per aggiungere qualche dettaglio, aggiungiamo oggi che il motivo per cui andiamo è legato a un professore che ha avuto molto a che fare con l’elemento di cui si parla in questo brano.
La bio ufficiale di Mauro Tirannosauro è già stata pubblicata per T-rex edizioni e la potete trovare in tutte le librerie e anche scaricare in pibcast al costo di 200 Euro per ora di vita di Mauro (che ha circa 4 milioni di anni). Una sintesi della stessa è disponibile in questa questa pagina.
Il ruolo di Mauro T. nella Jug Band dalle Colline Metallifere è difficile da spiegare, è difficile da capire, se non lo hai capito già, come dice Frrrrancesco Guccini in “Vedi cara”. Per ripresentarvelo, riproponiamo due suoi grandi hit dell’anno scorso, insieme a una carrellata della sue scorribande con o senza Jug Band C.M.
Se vi è piaciuta questa prima settimana di storia della missione della Jug Band Colline Metallifere dalle colline metallifere a Milano, e ritorno, potete lasciare qualcosa nel nostro cappello digitale (o scrivere a micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228 per altre modalità di sostegno alla missione). Arrivederci a lunedì 15 novembre per la prossima puntata.
…alla geofiera dell’est per due soldi un impresario Simone ingaggiò. Poi venne il Dario e poi il Wolfgang…e poi basta. In questo passaggio si potrebbe scrivere molto-molto o molto-poco. Seguiamo in questa versione del trattamento la linea del molto poco con due link:
Cose non (troppo) musicali a cura del suo pseudonimo Andrea Giacomelli (che è la versione italianizzata del nome di battesimo irlandese): http://www.pibinko.org
Come video di accompagnamento, per non pescare sempre dai filmati di repertorio della Jug Band Colline Metallifere, vi proponiamo questo lavoro del 2006, girato fra il 5 e il 12 dicembre. Per altre informazioni sul video: vedi questo link. Per info e booking: micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228
Avvisiamo inoltre che per un’agitazione dei sindacati di altezza domani la rubrica potrebbe non andare in onda o subire ritardi. Ce ne scusiamo in anticipo e prevediamo una ripresa regolare delle trasmissioni per domenica 14 novembre.
Dopo Simone Sandrucci e Dario Canal, oggi tocca presentare il bassista e cantante di un paio di pezzi sussurati. C’è chi lo chiama The Wolf (non di Wall Street), chi lo chiama Tattistampa, chi lo chiama Wolfi (ma noi non siamo autorizzati). Comunque è lui, al basso moncorda costruito a mano nel 1972 e usato in innumerevoli concerti di strada, e non, in Germania, prima del trasferimento nei colli tra il fiume Bruna e il botro delle Lumache.
Nella foto di testa lo vedete vestito come Steve Jobs nel suo periodo messianico. Wolf aveva deciso di assumere queste vesti qualche anno fa per lanciare anche lui una linea di prodotti con la mela, ovviamente biodinamica.
Se tutta questa storia fosse ambientata in una delle metropoli dove ci sono gli innovation hub e i disruptive pitching e quei posti dove tutti hanno le barbe curate “perché è disruptive” e sale riunioni con scritte motivazionali sulle pareti, Wolfgang verrebbe definito un “maker”. Invece noi non lo definiamo, e ci piace ricordare che è stato campione di Twist a livelli importanti, ed è sempre pronto a rientrare in pista con questo ballo.
Dopo avervi presentato ieri il nostro “axe man” Simone Sandrucci, oggi tocca a “the voice”…o meglio, il cantante principale, perché poi tutti gli altri componenti del collettivo cantano almeno un pezzo durante un evento geomusicale. [ndR Se vi siete persi l’anteprima del film, e di come sostenerne la produzione, vedete questo articolo]
Dario Canal (Castelnuovo Val di Cecina, Pisa, 1991), residente a Massa Marittima (GR). Co-fondatore e cantante degli Etruschi from Lakota. Oltre a fare il rocker, porta avanti collaborazioni nel campo della formazione (è tra l’altro istrutture certificato dell’Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale, AIGAM), della mediazione culturale e del teatro con varie realtà nazionali. Nella JBCM canta e suona la chitarra e per circa un 20% del repertorio la batteria. Nel 2020 ha deciso di iscriversi all’università per qualificarsi meglio nel suo ruolo di maestro, e ora segue il secondo anno di scienze dell’educazione a Siena, con ottimi risultati (e senza trascurare l’attività musicale).
Cominciamo a presentare i personaggi che parteciperanno alla missione da Tatti (GR) a Roccatederighi (GR), passando per Milano, ai primi di dicembre [ndR Se ve la siete persa: vedete l’anteprima della missione in questo articolo dell’8-11-2021]
Simone Sandrucci (Firenze, 1991). Residente a Pomarance (PI). Con la Jug Band Colline Metallifere è chitarra solista, banjo, mandolino. Tra i fondatori degli Etruschi from Lakota, con cui ha prodotto tre album e suonato moltissimi live tra il 2011 e il 2020, è poi attivo come insegnante di chitarra e come produttore per la Tana del Bianconiglio di Montecchio di Peccioli (PI), nel cuore della Valdera. In collaborazione con altri colleghi fornisce anche service audio (in particolare con un impianto Lombardi degli anni ‘70). Da grande vorrebbe diventare organizzatore di toga party. Nel frattempo collabora attivamente a varie cause sociali. Come musicista dal vivo, collabora anche con vari progetti paralleli, di cui il più recente è la Scacciacagne Crew.
Dopo un’estate di discreta ripartenza dal vivo, con otto date in Toscana, tra Massa Carrara e San Quirico d’Orcia, e l’inebriante serie di momenti assieme a Klaus der Geiger a spasso per i nostri paraggi (Follonica, Monterotondo, Tatti, Meleta…tutto nella nostra sezione Notizie), alle 10.16 del 3 novembre scorso abbiamo ricevuto un’offerta che non potevamo rifiutare: andare il 10 dicembre prossimo a fare un cammeo in uno workshop al Politecnico di Milano.
Abbiamo già visitato questa prestigiosa facoltà con tutto il gruppo nel maggio 2019 per tenere un seminario dal titolo “Dall’ingegneria del suono all’ingegneria col suono”, mentre eravamo sulla via della Germania (qua il sommario della missione), e sin dal 2011 Jack O’Malley, nella sua veste di ingegnere ambientale e dottore di ricerca ha tenuto vari interventi.
Dopo la mail di mercoledì scorso, ci siamo attivati per capire come organizzare meglio altre cose da fare nella città cui abbiamo anche dedicato una canzone, gemellandola con Roccatederighi. Il programma definitivo di dicembre non è ancora chiuso, ma intanto si comincia ad avere una struttura che già da ora ci fa piacere condividere.
In pratica, avremo una serie di situazioni che inizieranno attorno al 4 dicembre a Tatti, e si concluderanno domenica 12 a Roccatederighi, con in mezzo un paio di giorni a Milano (venerdì 10, sabato 11 e la colazione di domenica 12): uno spostamento di sette chilometri, con una distanza di 840, e varie tappe intermedie. Mauro Tirannosauro sarà con noi come tour manager.
NdR Quando parliamo di eventi non intendiamo necessariamente solo concerti: il “format” geomusicale ci permette di fare sia musica che presentazioni, o dimostrazioni di attività artigianali, degustazioni ecc…insomma la nostra attività “concettistica“.
Tutta la storia sarà documentata a partire dal nostro sito (http://www.jugbandcm.it), in italiano e inglese. Basta che vi colleghiate ogni tanto alla sezione “Notizie” del sito per seguirne gli sviluppi. Per gli amanti dei social ci saranno anche aggiornamenti su canali dedicati Facebook e Instagram. Su Twitter e Linkedin ci appoggeremo a quelli della rete pibinko.org…che poi siamo sempre noi, quando non si suona, assieme ad altri colleghi. Una volta alla settimana, manderemo anche il notiziario della rete pibinko.org (dove comunque si dà spazio anche ad altre situazioni).
Se vi piace la missione, potete contribuire al miglior esito della stessa in quattro modi:
Acquistando le magliette artigianali della JBCM (edizione a tiratura limitata, “Lavorare! Con lentezza“).