Ieri con Mauro tirannosauro, Simone sandrucci, Dario Canal e jack o’malley, Giancarlo da Miele (il Ghost writer che cura tutti i testi….[stesura iniziata alle 06.14]
…scusate…ora si riparte..ci si vede a Roccatederighi con chi ci può essere, o più avanti con gli altri.
Per informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228
“Cotto Sosto” è uno degli anagrammi base di “Sotto Costo”…comunque: per usare l’espressione di Willy Amato, ieri con Dario (Canal) e Simone (Sandrucci) siamo sopravvissuti a noi stessi nella prima delle due giornate milanesi della seconda geotournée. Qua nella foto di testa, in un momento di sosta e discretamente cotti. Comunque con spirito buono. Per oggi teniamo la parte di editoriale/commento/curiosità al minimo, dato che la geotournée prosegue a ritmi serrati.
Giusto per ricordare che l’appuntamento nel pomeriggio sarà a Cologno Monzese per la registrazione di un’intervista+live set a Radio Deejay Fox. Dopo questa cosa, che finirà all’imbrunire, avendo Jack O’Malley appreso con costernazione che Simone Sandrucci non ha mai visto il Duomo (e quindi probabilmente nemmeno altre “emergenze” in città), la geotournée prenderà un taglio storico-culturale, anche per riposarsi un attimo in vista dell’impegnativa giornata di domani (partenza entro le 10 da Milano per Roccatederighi, in modo da essere lì per le 15).
Per tutto il resto della storia, avendo usato in questo articolo tutta la riserva di parentesi consentite per dicembre, vi rimandiamo al reportage della geoutournée che contiamo di pubblicare prima del 16 dicembre come strenna natalizia.
Ah, dimenticavo…una canzoncina…essendo in città, restiamo su cose che parlano di Milano, anche senza Vincenzo.
Parco Sempione Verde e marrone Dentro la mia città Metto su il vibro Leggo un bel libro Cerco un po’ di relax
All’improvviso Senza preavviso Si sente un pim pam pum Un fricchettone Forse drogato Suona e non smette più Questo fatto mi turba Perchè suona di merda Non ha il senso del ritmo E non leggo più il libro Quasi quasi mi alzo Vado a chiedergli perchè Ha deciso che, cazzo Proprio oggi Niente lo fermeràPiantala con sti bonghi Non siamo mica in Africa Porti i capelli lunghi Ma devi fare pratica Sei sempre fuori tempo Così mi uccidi l’Africa Che avrà pure tanti problemi Ma di sicuro non quello del ritmo
Dai barbun cerca de sunà mèj Che sun drèè a fa balà i pèe Anca se g’ho vuttant’an vo giò in balera cunt la mia miè Ohè che dü bal Me te s’cepet l’uregia Ti, i tò sciavat e i bonghiCaro signore Sa che le dico Questa è la libertà Sono drogato Suono sbagliato Anche se a lei non vaNon vado a tempo Lo so da tempo Non è una novità Io me ne fotto Cucco di brutto Grazie al mio pim pum pam (bonghi)
Questa cosa mi turba E mi sento di merda Quasi quasi mi siedo Ed ascolto un po’ meglio Forse forse mi sbaglio Forse ho preso un abbaglio Forse forse un bel cazzo Fai cagare Questa è la verità
Ora ti sfondo i bonghi Per vendicare l’Africa Quella che cucinava L’esploratore in pentola Ti vesti come un rasta, Ma questo no, non basta Sarai pure senza problemi Ma di sicuro c’hai quello del ritmoOhè Te tiri una pesciada in del cü Va a ciapà i ràtt Te podet vend dumà el tò ciculàt
Ecco spiegato Cosa succede In tutte le città Io suono i bonghi Tu me li sfondi Di questo passo Dove si finirà?
Ecco perchè qualcuno Pensa che sia più pratico Radere al suolo un bosco Considerato inutlie Roba di questo tipo Non si è mai vista in Africa Che avrà pure tanti problemi Ma di sicuro non quello dei boschi
Vorrei suonare i bonghi Come se fossi in Africa Sotto la quercia nana In zona Porta Genova Sedicimila firme Niente cibo per Rocco Tanica Ma quel bosco l’hanno rasato Mentre la gente era via per il ponte
Se ne sono sbattuti il cazzo Ora tirano su un palazzo Han distrutto il bosco di Gioia Questi grandissimi figli di troia
Ve lo spiegheranno meglio gli esperti di linguistica e glottologia, ma, se scendete sotto la linea gotica, più o meno, alcune S cambiamo suono e diventano Z come in speranZa. InZomma, in Toscana, Marche (non ricordo bene), Lazio e più giù, al contrario di quanto cantava Renato Zero, potreste sentire che quello che dite non ha senZo, che si beve il morellino di scanZano, che vi siete perZi. Andando ancora più giù ricambia, perché ad esempio sullo Jonio c’e Scanzano, mentre in Maremma c’è Scansano…e così via.
Insomma, pensando alla giornata di oggi e all’arrivo nella metropoli di ieri, mi è tornata in mente la simpatica canzunciella di Alberto Fortis, il cui titolo messo in bocca a dei toscanacci delle “colline marginali” (cfr. episodio del 4-12-21) potrebbe parlare di uno dei re magi che arriva in Lombardia…
Circa gli appuntamenti di oggi: per i milanesi…saremo nel primo pomeriggio nei paraggi del Politecnico, e dalle 18 circa alle 20 circa in zona Alzaia Naviglio Pavese-via Gola. Per questioni contrattuali il nostro management non ci consente di diffondere via web ulteriori dettagli, anche se non faremo un rèivv parti. Chi fosse interessato a parlare di Milano e v’incenso oggi pomeriggio, può contattare micalosapev@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228 e se ne parla (prima delle 10.30, oppure dalle 13.30 in poi, dato che nel mentre saremo impegnati al Politecnico)
Nella foto di testa, Dario Canal e Simone Sandrucci alla partenza dalla tappa cecinese della geotournée
Milano, sono tutto tuo Vincenzo, no, non mi rinchiude più Oh, Milano, sii buona almeno, almeno tu Lui mi picchiava tutto l’anno E mi faceva dire sì Milano, tu non trattarmi mai cosìVincenzo, io ti ammazzerò Sei troppo stupido per vivere Oh, Vincenzo, io ti ammazzerò perché Perché non sai decidereMi piacciono i tuoi quadri grigi Le luci gialle, i tuoi cortei Oh, Milano, sono contento che ci sei Vincenzo dice che sei fredda Frenetica, senza pietà Ma è cretino e poi vive a Roma e che ne sa?Vincenzo, io ti sparerò Sei troppo ladro per capire Che il tuo lavoro amici non troverà mai Perché non sai soffrireTi devo tanto come uomo Lavoro insieme ai figli tuoi Oh, Milano, fa’ di me quello che vuoi Ti lascio tutti i miei progetti Le mie vendette e la mia età Oh, non tradirmi, sono vecchio e il tempo vaOh, Vincenzo, io ti inseguirò Sei troppo stupido per vivere Vincenzo, io ti ammazzerò perché Perché non sai decidereOh, Vincenzo, io ti prenderò Sei troppo stupido per vivere Oh, Vincenzo, io ti ammazzerò perché Sei troppo ladro per amare
L’articolo uscito ieri su La Nazione edizione di Grosseto ha detto tutto, anche di più. Qualcuno l’avrà visto nella sezione locale della nostra pagina “Nei media”, qualcuno l’avrà letto sul giornale vero e proprio…se no, vi invitiamo a vederlo ora. Jack O’Malley ne ha distribuite varie copie…
Per il resto…che dire…stiamo a fare i bagagli per affrontare il Generale Inverno, direzione Milano. Orario di partenza previsto fra le 17:17 e le 19:19. Per i prossimi giorni: ripubblichiamo qui un estratto della pagina principale della geotournée
Venerdì 10 – Milano – dalle 18 alle 20, sede da confermare (comunque in punto ben collegato)– Dall’ingegneria civile per il suolo e la pianificazione territoriale all’ingegneria “civile” per il suolo e la pianificazione territoriale (in 6/8), con Andrea Giacomelli, Dario Canal, Simone Sandrucci e Mauro Tirannosauro. Se siete interessati a partecipare, potete mandare una sorta di prenotazione/manifestazione di interesse a micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228. Così abbiamo idea del numero di persone e possiamo parlare con lo spazio più adatto….se interessa uno house concert serale, parliamone!
Sabato 11 – Nel pomeriggio saremo ospiti di Deejay Fox Radio per una registrazione per la trasmissione Live Motel. Prima e dopo saremo a spasso in città e potrebbero nascere situazioni estemporanee (su cui stiamo lavorano per renderle meno estemporanee). Anche qua, scrivete alla solita mail o al solito numero whatsapp per manifestarvi.
Domenica 12 – ore 17.30-19 – Roccatederighi (GR) – Geoconcerto in via Roma (in caso di maltempo l’evento si terrà nel centro civico) – con la Jug Band Colline Metallifere e alcuni ospiti speciali.
Cari webscoltatori, ieri vi abbiamo mandato un primo invito per domenica a Roccatederighi (GR), ridistribuendo il volantino preparato dalla Pro Loco e dal Centro Commerciale Naturale “La Rocca” (a destra)….ragionando con loro abbiamo poi pensato di prepare comunque un volantino più specifico, che vi sottoponiamo qui sotto.
Per quanto riguarda i possibili punti di ritrovo a Milano tra venerdì e sabato: abbiamo bisogno di fare due-telefonate-due (scontando il fatto che oggi è festa e forse uno dei tre posti che abbiamo selezionato durante i sopralluoghi con Mauro Tirannosauro a novembre è chiuso), e entro domani spieghiamo tutto. Grazie per la pazienza.
Nel frattempo vi lascio a considerare la grinta di questi personaggi il 1° giugno 2019 nella piazza centrale di Ludwigsburg, vicino a Stoccarda, durante la prima geotournée (fecero 5 concerti in 3 giorni, compreso montaggio e smontaggio dell’impianto…per i più curiosi, il resoconto della missione, che anche allora passò per il Politecnico di Milano, è in questo articolo).
Per altre informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228. Per sostenere la geotournée nei suoi vari aspetti e migliorarne l’impatto socioeconomico per il territorio, lasciate qualcosa nel cappello digitale della J.B.C.M. (vedi link).
I can’t stand the rain | non sopporto la pioggia Against my window | sulla mia finestra Bringing back sweet memories | che mi riporta dolci memorie I can’t stand the rain Against my window Because he’s not here with me | perché lui non è qui con me
Hey, window pane |senti, caro vetro Do you remember | ti ricordi How sweet it used to be? | com’era dolce When we were together | quando eravamo insieme Everything was so grand | tutto era così grandioso Now that we’ve parted | ora che ci siamo lasciati There’s one sound that I just can’t stand | c’è solo un rumore che proprio non sopporto
I can’t stand the rain Against my window Bringing back sweet memories I can’t stand the rain Against my window Because here’s not here with me
Alone with the pillow | sola col cuscino Where his head used to lay | su cui lui appoggiava la testa I know you’ve got some sweet memories | lo so che hai dei bei ricordi But like a window you ain’t got nothin’ to say | ma come una finestra, non hai niente da dire
Domenica 12 dicembre la Jug Band dalle Colline Metallifere sarà a Roccatederighi, per l’evento di ritorno dopo la due giorni a Milano, centrata sul Politecnico e su una sere di scorribande di cui stiamo mettendo a punto i dettagli, come da intervista di sabato scorso a Radio Popolare Milano, che potete riascoltare qui:
Nota logistica: comunque se siete a più di un’ora di viaggio e non avete una zia di visitare nei dintorni della “Rocca”, magari non fate troppa strada solo per noi, ché prossimamente potremmo essere dalle vostre parti (ci sono già altre tre date a dicembre di cui diremo a breve).
Prima di lasciarvi al brano di oggi, che Dario ci ha messo in scaletta all’inizio dell’anno, un piccolo quiz: a chi non regalereste mai un mappamondo come quello nella foto di testa? Risposte a micalosapevo@pibinko.org o allo whatsapp 3317539228 entro le 15.15 di oggi (7 dicembre)
La verità è che l’amore mi ha bruciato | the truth is that love burned me out quand’ero piccolo l’amore mi ha scottato | when I was a kid love burned me e me ne stavo seduto sul mio prato a guardare le stelle nel cielo | and I was sitting on my lawn watching the stars in the sky la verità è che l’amore mi ha bruciato quand’ero piccolo l’amore mi ha scottato E ora sono seduto sul mio prato a guardare una rosa che cresce | and now I am sitting on my lawn watching a rose growing
La verità è che io non ho amato | the truth is that I have not loved quand’ero piccolo io non ho amato | when I was a kid I have not loved E ora starò da solo a guardare l’aria del mare senza più tornare | and now I will be on my own watching the sea are without ever going back e fermerò il tempo e lo spazio e con lo sguardo attento guarderò lontano niente | and I shall stop time and space and with an observant eye I will be looking at nothing in the distance
Hey tu, che squadra tieni? | Hey, you, what team do you support? Una di Marte, non so se la conosci? |It’s a team from Mars, I don’t know if you know it? E invece si, il Marxian | Yes I do, it’s Marxian Cavolo, non immaginavo! | Wow, I would never have imagined that!
Prima viene la pietra che non beve e non mangia | First comes the stone, which does not drink nor eat poi viene il cielo il cielo che non ha la forma | then comes the sky, the sky with no shape poi viene l’albero che non teme l’inverno | them comes the tree, which does not fear the Winter poi viene il sole il sole che mai si spegne | then comes the sun, which never turns off poi una lucertola che sta su un muro in campagna | then a lizard, on a wall in the countryside poi una coccinella che vola di fiore in fiore | then a ladybird, flying from one flower to the other e vorrei essere il sole che sta scaldando una ragazza | and I would like to be the sun, warming a girl che prende il sole sulla spiaggia che è lucente e splendente | sunbathing on the beach sunny and shining
la verità è che la musica mi ha salvato | the truth is that music saved me quand’ero piccolo la musica mi ha salvato | when I was a kid music saved me e me ne stavo seduto sul mio prato ad ascoltare il mangiadischi cantare | and I was sitting on my lawn listening while the disc player was singing la verità è che la musica mi ha salvato quand’ero piccolo la musica mi ha salvato e ascoltavo mia madre parlare, mio fratello giocare e l’universo a girare | and I was listening to my mother talking, my brother playing, and the universe revolving e me ne stavo da solo a sognare in ripostiglio a giocare con i soldatini a giocare | and I was on my own dreaming in a closet playing with toy soldiers
Siamo partiti, con l’evento “concettistico” di sabato 4 a Tatti (GR). Se fossimo in una missione spaziale, diremmo che il razzo Geotour 2 è stato lanciato con successo dal poligono delle ex Scuole e ieri è uscito dall’atmosfera. Ieri si è staccato il primo stadio e tra oggi e domani si staccherà il secondo. Da giovedì si viaggerà solo con la navetta.
Nella foto di testa, una photo opportunity di un altro equipaggio che partecipò a un’altra spedizione lanciata dalle allora scuole (senza ex) di Tatti. Databile circa 1950.
Potete contribuire al miglior esito della missione lasciando qualcosa nel cappello digitale della Jug Band Colline Metallifere, o contattando micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228 per definire altre modalità di supporto. Intanto, sotto il riassunto (cui abbiamo aggiunto la sezione “nei media” come estratto dalla pagina http://www.pibinko.org/nei-media/), e la canzoncina per avviare la settimana.
Everything is everything | qualsiasi cosa è qualsiasi cosa What is meant to be, will be | quello che deve essere, sarà After winter, must come spring | dopo l’inverno, viene la primavera Change, it comes eventually | e il cambiamento, poi arriva [2x]
I wrote these words for everyone | ho scritto queste parole per tutti quelli Who struggles in their youth | che hanno dovuto faticare da giovani Who won’t accept deception in… | che non accetteranno l’inganno a… Instead of what is truth | al posto di ciò che è la verità It seems we lose the game, | sembra che noi si perda la partita Before we even start to play | ancora prima di cominciare a giocare Who made these rules? We’re so confused | chi ha fatto queste regole? Siamo così confusi Easily led astray | e facilmente ci fanno perdere la strada Let me tell ya that | e lascia che ti dica
Everything is everything Everything is everything After winter, must come spring Everything is everything
I philosophy | Io filosofia Possibly speak tongues | possibilmente parlo lingue Beat drum, Abyssinian, street Baptist | tocco di tambuto, abissina, Battista di strada Rap this in fine linen | ti faccio questo rap vestita in biancheria fine [ ma “wrap” ha la stessa pronuncia ed è “avvolgere”, “involgere”] From the beginning | sin dall’inizio My practice extending across the atlas | la mia pratica si estende su tutto l’atlante I begat this | Ho generato ‘sta cosa Flippin’ in the ghetto on a dirty mattress | rigirandomi nel ghetto, su un materasso sporco You can’t match this rapper / actress | ti ci voglio, a eguagliare questa rapper-attrice More powerful than two Cleopatras | più potente di due Cleopatre Bomb graffiti on the tomb of Nefertiti | bombardando di graffiti la tomba di Nefertiti MCs ain’t ready to take it to the Serengeti | Gli MC non sono pronti a cantar lassù sul Serengeti My rhymes is heavy like the mind of Sister Betty | le mie rime sono pesanti come la testa di Sister Betty L. Boogie spars with stars and constellations | L. Boogie combatte con stelle e costellazioni Then came down for a little conversation | poi torna giù per fare due chiacchiere Adjacent to the king, fear no human being | stando accanto al re, non aver paura di alcun essere umano Roll with cherubims to Nassau Coliseum | balli coi cherubini fino al Nassau Coliseum Now hear this mixture | mo’ ascoltate questo misto Where hip hop meets scripture | dove l’hip hop incontra le scritture Develop a negative into a positive picture | e trasforma un’immagine negativa in una positiva
Now, everything is everything What is meant to be, will be After winter, must come spring Change, it comes eventually
Sometimes it seems | a volte pare We’ll touch that dream | che si arrivi a toccare quel sogno But things come slow or not at all | ma poi le cose vanno piano, o non vanno per niente And the ones on top, won’t make it stop | e quelli che stanno di sopra, ‘sta cosa non la fermeranno So convinced that they might fall | così convinti che potrebbero cadere Let’s love ourselves then we can’t fail | se amiamo noi stessi, allora non potremo fallire To make a better situation | nel creare una situazione migliore Tomorrow, our seeds will grow | domani, i nostri semi cresceranno All we need is dedication | tutto quello che ci serve è dedizione
Let me tell ya that, Everything is everything Everything is everything After winter, must come spring Everything is everything
Everything is everything What is meant to be, will be After winter, must come spring Change, it comes eventually
Dalle 11 alle 12.30 di sabato 4 dicembre si è tenuto presso le ex scuole di Tatti (GR) il primo evento nella geotournée della Jug Band Colline Metallifere da Tatti (GR) a Roccatederighi (GR), settte chilometri passando per il Politecnico di Milano.
Oltre agli ospiti che vedete indicati, tra i partecipanti c’erano anche altri due collaboratori storici sui progetti che hanno portato alla seconda geotournée: Simona Lombardelli e Claudio Spinosi di Torniella.
Andrea Giacomelli alias Jack O’Malley alias Giancarlo da Miele alias pibinko…c’era anche lui, ma già sta a scrivervi troppo e quindi saltiamo la sua parte, che poi riemergerà prossimamente (o che in pratica trovate già tutta scritta scorrendo i siti http://www.pibinko.org e http://www.jugbandcm.it).
Dopo pranzo siamo inoltre stati intervistati da Radio Popolare Milano per presentare brevemente l’imminente parte milanese della Geoutournée (ascolta qui l’estratto del podcast)….e poi…