Il progetto della litologia partecipativa è stato selezionato per essere valutato nella fase finale della manifestazione “Falling Walls Engage“. Si tratta di un’iniziativa nata nel 2009 a Berlino per celebrare il progresso scientifico e l’innovazione come elementi per l’abbattimento di muri e ostacoli, e per aumentare il coinvolgimento di persone in attività scientifiche.
Scorre la musica, sia come sottofondo di Litobag, sia grazie a Pietro “Raman” Crivelli da Piloni, che sul fare del tramonto manda a Jack O’Malley ballate e dipinti da inoltrare in rete per augurare la buona serata all’universo (vedi link). Poi:
Lunedì 20:
Diventano visibili i primi campioni con un “nome proprio” a seguito delle analisi dei classificatori (articolo).
13° anniversario della prima briscolata di finanziamento della missione della palla a 21 a Chicago, a Scalvaia. Ripescato il reportage da un disco esterno dimenticato. Emergono foto storiche, per chi c’era, e curiose per chi non c’era (vedi articolo)
Martedì 21:
Pubblicato un pezzo della Jug Band Colline Metallifere su Bandcamp.com (vedi articolo).
13° anniversario del primo pranzo di finanziamento della missione della palla a 21 a Chicago. A Scalvaia. Ripescato il reportage da un altro disco esterno dimenticato (scherzo…era lo stesso di prima). Emergono altre foto storiche, per chi c’era, e molto più curiose per chi non c’era: vedi articolo.
Giovedì 23: E’ stato ritrovato nei sotterranei del museo di storia naturale di New York un ritratto di Mauro Tirannosauro da giovane. Lo scatto è di quando gli avevano preso il motorino, e si vede dalla luce negli occhi, circa 70 milioni di anni fa: vedi articolo, acquistabile da Tattistampa…Ben Stiller ne ha ordinate 10 copie.
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Dopo una prima versione della mappa, presentata l’8 aprile scorso, da oggi si può navigare in modo interattivo fra collezionisti, classificatori, intrattenitori e sponsor partecipanti alla Litologia Partecipativa, grazie a Francesco Marucci di Bologna.
Nella finestra di ricerca sotto potete digitare qualcosa e il sistema vi dirà se nel progetto c’è un posto o una persona corrispondente. Anche una sola lettera funziona.
Se cliccate sul nome (o soprannome) di una persona, si aprirà una nuova finestra con informazioni più dettagliate, oppure -in assenza di queste- la pagina corrispondente al ruolo prevalente nel progetto (fra collezionisti, classificatori, intrattenitori e sponsor ).
Potete partecipare anche voi. Visitate le pagine dei ruoli, e poi scrivete all’indirizzo sotto per presentarvi.
Procede il “piccolo esercizio di litologia partecipativa” (P.E.L.P.) avviato il 21 marzo scorso da Tatti (GR) dalla rete pibinko.org, la Jug Band Colline Metallifere, e geologi da varie regioni italiane per classificare collezioni domestiche di minerali sconosciuti ai loro proprietari.
Con un approccio fortemente orientato alla co-progettazione, l’attenzione di media internazionali e la presenza fra l’inquietante e l’esilarante di un tirannosauro che segue vari aspetti del progetto e canta, il progetto sta gradualmente crescendo. Partendo da una base di dieci, è dopo quattro settimane a una trentancinquina di persone tra Piemonte, Friuli, Toscana, Sardegna e Lazio che a vario titolo contribuiscono. Si ritrovano circa 250 campioni nel “radar” e una sessantina di brani a tema sassi, rocce e minerali. I brani vengono pubblicati quotidianamente dalla Jug Band Colline Metallifere nella rubrica Litobag.
Dopo un mese dalla partenza, potete iniziare a vedere i primi campioni classificati, con un sacco di musica di sottofondo. Li riconoscerete nella galleria per lo sfondo beige, mentre quelli in via di rifinitura hanno sfondo bianco. Altrimenti li potete scorrere utilizzando questo link. Giorno per giorno andremo a validare le proposte dei classificatori, e quindi l’elenco aumenterà gradualmente.
La litologia partecipativa prosegue, fra resilienza, i senza il re, e una quota di postdadaismo strutturato. Si traguarda la metà di maggio come periodo per chiudere l’analisi del primo lotto di campioni raccolti virtualmente e organizzare un simpatico evento per presentarli.
Lunedì 13, Pasquetta per chi la celebra: Sono usciti due articoli internazionali che parlano del progetto, a firma di Andrea Giacomelli, che è lo pseudonimo usato da Jack O’Malley per le attività di ingegneria ambientale, pianificazione territoriale e facilitazione. Un articolo è stato pubblicato in estremo Oriente, e uno in “estremo Occidente“, che una volta si chiamava Far West, ma ora si dice meno, mentre l’Oriente ha sempre un estremo. I testi erano stati spediti già a fine marzo, per cui non tengono conto di alcuni sviluppi repentini avuti in aprile, ma vanno benissimo come introduzione al tema.
Mercoledì 15 Sono state fatte le foto della quarantina di campioni non ancora documentati dalla collezione “Z” di Guido e Valeria dell’agricampeggio Ixtlan. Le immagini saranno caricate a breve in rete e messe a disposizione dei classificatori partecipanti al progetto (a oggi una decina, da cinque regioni).
Giovedì 16 Abbiamo avuto un momento di “fermo biologico”. Jack, sempre con lo pseudonimo di Andrea Giacomelli, ha tenuto la seconda giornata di lezione per il Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura. Si parlava di metodi partecipati applicati alla progettazione di interventi di tutela e valorizzazione interdisciplinare del cielo notturno. Queste lezioni sono nate a seguito di una giornata tenuta nel maggio 2019 sullo stesso tema (e con crediti formativi professionali per architetti e ingegneri). Se a qualcuno la cosa sembra svincolata dalla L.P., è utile ricordare che la L.P. nasce come costola della BuioMetria Partecipativa, e che i metodi che stiamo usando sono gli stessi, per cui non potevano non esserci dei raccordi. Fra gli altri, abbiamo invitato Dario Canal (che per ora nella L.P. ha suggerito alcuni brani per i Litobag) a parlare e cantare di inquinamento luminoso. Inoltre, Mauro il Tirannosauro e Liliana Cafiero hanno collaborato alla produzione di un video che riassume la storia della BuioMetria Partecipativa. Il video ha l’evocativo titolo “Vedere la Via Lattea di giorno“ e non è allegorico, ma spiega come ciò sia effettivamente possibile. Entrambi i contributi sono stati proposti agli studenti, e sono ora reperibili in rete. Mauro T. ha fatto anche un breve intervento durante la lezione in teledidattica (lo vedete inquadrato in alto a destra nella schermata)
Venerdì 17 Sulle note del litobag di oggi (These Stones Will Shout dei Raconteurs), ci sta di fare un po’ di recupero dalla lezione per Brescia e sette ore tirate di storytelling. Di questa andremo a pubblicare nei prossimi un resoconto dedicato, dato che ha rappresentato un momento molto importante per la rete pibinko.org come riconoscimento sui metodi che abbiamo sviluppato nei nostri progetti dal 2007. Intanto facciamo mente locale con gli altri collaboratori per impostare la chiusura del primo mese con la Litologia Partecipativa.
Per esempio, Valeria sta studiando come allestire la loro nuova collezione domestica, con i campioni che fino a un mese fa stavano accatastati in un mobile in cantina, e ora stanno per diventare complementi d’arredo con un’identità, come vedete dallo scatto qui accanto o dall’immagine di testa.
NdR: l’articolo è stato inviato ad ASEF il 26.3 scorso e quindi non tiene conto di molti sviluppi occorsi nello scorso paio di settimane (vedi tag PELP sulle notizie di pibinko.org, ma va benissimo come introduzione.