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About a week after the Farma Valley Winter Fest

[TO BE TRANSLATED]

Passato il Natale e pur il Natalino – riprende la routine, da Bolzano a Pachino…

A una settimana dal Festival, si comincia a condividere una sintesi che è all’interno del gruppo di lavoro cominciata dalla mattina dopo.

Personaggi

  • La giornalista (G)
  • L’ingegnere (I)
  • La barRista (B)
  • Il titolare del bar (T)

Interno giorno –  bar in orario non affollato. Potremmo essere al Caffé Olimpico di Grosseto, al Moderno di Roccastrada nella saletta laterale, o allo Stregatto di Montecerboli. Alla radio: versione lounge della Garota de Ipanema

I è seduto a un tavolo, vari fogli e foglietti sparpagliati

T sta pulendo il bancone, B la macchina del caffé

G entra

I: Buongiorno

G: Buongiorno a lei

I (facendo il gesto di invitarsi a sedere): Prende qualcosa?

G: Un caffé al vetro, grazie

I (al titolare): Un caffé e un altro panino coll’acciuga sottpesto, per favore

T (alla barRista, mentre lui va verso il reparto panini): unoooo al vetrooo

B (fulmina T con lo sguardo): sì caro!

G (a I, per tutto il seguito): Passato il festival, volevamo sapere un po’ com’era andata

I: bene, bene

G: Quanta gente da fuori VDF (Val di Farma)?

I: Prendendo il primo e il terzo giorno come giorni di avviamento e di coda, e concentrandosi piuttosto sulla domenica, abbiamo visto fra le 35 e le 40 persone “di fòri”, sommate a quelle dei paesi (non più di 400 residenti, di cui purtroppo non tutti abili a partecipare). Alla presentazione fotografica di lunedì sera a Grosseto (con pioggia battente tutto il pomeriggio) sono venute una trentina di persone, il che è buono secondo le statistiche dell’associazione Riflessi che ospitava l’evento.

G: 35-40 persone la domenica erano tante o poche?

I: Come diceva Roberto P. del Giambellino durante il servizio civile a Lainate: “il tanto o il poco dipende dal contenitore rispetto a cui si valuta“. Più o meno è il numero che si presentò alla Festa di Capo Danno in Piazza del Popolo del 2009-2010. Per un evento da fare nella sala musica di Torniella, se fossero venute 8 persone in più, ci si poteva stare bene …seduti all’inizio, a battere le mani dopo mezz’ora, a ballare alla fine….con 12 o 14 persone in più lo spettacolo diventava meno godibile.

Gli Etruschi from Lakota insieme a Peter Seeds in un momento dell’esibizione del 19-12 nella sala musica della banda di Torniella (foto di Luciano Massetti)

B: porta il caffé al tavolo – G ringrazia

G: (con leggero tono di sfida, ma non con ostilità)  Aveva senso fare tutto questo can can per meno di un autobus turistico di persone?

I (si gratta il mento): Come diceva Giancarlo M. di Baggio durante il servizio militare a Cuneo: “il senso è nell’occhio di chi vede”. Tralasciando le motivazioni personali (feste di compleanno ecc.), il Festival è stato un’esercitazione, un modo di vedere gli spazi -e in più di un caso anche le persone- della Valle e quelle “di fòri”. Voleva anche essere un prologo di un periodo che andrà dal prossimo 31-12 al 9 giugno 2018. Già nella somma di questi due elementi, aveva senso. Se poi ci riaggiungi le motivazioni personali…ci stava tutto. In ogni caso, i partecipanti arrivati da fuori equivalgono più o meno 10% della popolazione residente d’inverno in Val di Farma. Come se a Milano andassero centomila persone in un giorno…tipo al concerto di Vasco Rossi! (sorride).

(G guarda in alto a destra, come quando ragioni su una cosa)

I: Certo, se portassimo il 10% di Vasco Rossi in Val di Farma…

(stacco sulla barRista, che sentendo nominare il Blasco alza lo sguardo mèmore dei quattro live seguiti negli anni scorsi)

I,…che so, una scarpa…

(stacco sulla barRista, allarmata – altro stacco sul Titolare, che pure lui inizia a seguire il discorso mentre prepara il panino)

I (rivolto per un momento alla barRista): …senza piede dentro…

I (continua, rivolto a G): forse verrebbe più gente…ma non ragioniamo con queste logiche e non invitiamo a farlo. Coi numeri eravamo a posto, per essere un’iniziativa inedita dove non c’era da mangiare o bere gratis. Poi ci sono gli aspetti di qualità: una coppia è venuta a pernottare sabato sera, per poi andare la mattina a camminare, oltre che seguire il concerto…un’altra coppia è arrivata domenica mattina da Prato, perché aveva letto l’articolo sul Tirreno del 17 dicembre, e un paio di altre chicche del genere.

G: La cerimonia di consegna dei buiometri com’è andata?

Luigi Ciampini, noto Roccia, degli Etruschi from Lakota, prende in custodia il buiometro “Fungoagnello” – Castelnuovo Val di Cecina, 21-12-2016 (foto di un parente di Roccia)

I (portandosi le mani al capo, come a indicare “testa vuota”): Alla grande: ce ne siamo scordati! In piena onda di jam session al bar della Combriccola.

Il tutto si è comunque recuperato due giorni dopo, con il passaggio di testimone avvenuto a Castelnuovo Val di Cecina (campo base degli Etruschi from Lakota). Dal pomeriggio del 21-12 scorso il buiometro soprannominato “Fungoagnello” è nelle valide mani di Luigi Ciampini, meglio noto come Roccia, il batterista degli Etruschi, che quando non suona costruisce aeroplani di balsa, cucina ottime pizzette, focacce e altre specialità di finger food e progetta percorsi di rally: insomma…ha tutti i requisiti di base per essere un ottimo buiometrista!

G: Altre variazioni al programma?

I: Ci sono state delle cose in più -in parte irripetibili, purtroppo per chi non c’era- e delle cose in meno, ma recuperabili.

G [stringendo tutti e due i pugni, come a dire “in sostanza?”]: Ci può fare qualche esempio?

I  (con sguardo nostalgico) “In più” abbiamo registrato…

  • …una “stazione” del lunedì ore 19 al Caffé Ricasoli di Grosseto, già sede di eventi Attivarti.org in passato, come situazione “aspettando la serata per m(‘)appare Maurizio Bacci”.
  • Simone Sandrucci (lead guitar degli Etruschi) che attorno alle 12.30 di domenica 18, aspettando parte della comitiva per andare a pranzo alla Casa del Chiodo, è stato invitato a suonare una Eko X27 dei primi anni ’60 del secolo scorso (in dote alla famiglia Giacomelli) al bar della Combriccola. Ha intonato That’s Alright, ed è stato raggiunto alla seconda strofa da Wolfgang Scheibe (noto microstampatore di Tatti, autore del logo del festival) al basso monocorda.
  • Guglielmo Eboli, percussionista campano residente da quasi dieci anni nelle colline metallifere e attivo con vari progetti musicali (tra cui i Maremma Strega), che nel dopo cena di taglieri alla Combriccola ha prodotto un cajon e un tamburello gigante, con cui ha prima accompagnato Peter Seeds e Jack O’Malley in varie improvvisazioni e poi ha trascinato la quindicina di presenti al tavolo in una taranta-pizzica-lo-sa-solo-lui accelerando da 80 a 160 BPM in un minuto.
  • Una sorta di mini-workshop estemporaneo di educazione musicale tenuto da Dario Canal il lunedì mattina con un bimbo di Torniella.

    Dario Canal degli Etruschi from Lakota con un giovane allievo di Torniella, all’inizio del “Buongiorno con gli Etruschi” (verso le 12.30 del 19-12-2016 –  foto di Andrea Giacomelli)
  • Un intervento di Roberto Gelli detto Mariano detto Sandokan, barzellettiere della Valle (e resident al Festival della Barzelletta che si tiene ai primi di maggio a Scalvaia), che ha fulminato Dario, Roccia e Peter Seeds poco prima della partenza con un paio di gag.

    Roberto Gelli, detto Mariano, detto Sandokan, di Scalvaia, racconta una barzelletta dal suo vasto repertorio (foto di Andrea Giacomelli)

G [alzando le mani, come a dire “vabbe’, abbiamo capito”]: Vabbe’, siete stati bene e le cose in meno?

I: Volevamo dare un’anteprima del programma 2017 di Attivarti.org, e raccontare un po’ cosa faranno le altre realtà che hanno partecipato alla creazione del festival, e spiegare come sostenere queste attività. Però, per come si è sviluppata la situazione, un po’ ci è passato di mente, e un po’ si è valutato che sarebbe stato un momento “istituzionale” -per quanto interessante- che si legava poco bene all’atmosfera: all’inizio sarebbe stato una cosa “a freddo”, a metà non aveva senso, e alla fine non ce n’era bisogno.

G: e ora come farete a condividere queste informazioni con chi è venuto al festival?

I: Be’: con quelli “di qui”, li ritroviamo tutti i giorni o quasi…e quelli “di fòri” sono tutti utenti consapevoli di internet. Più, ci sono quelli che ci leggono (oltre 9000 e-mail, radio, tv e web, e un po’ di social e qualche contatto stampa).

G: Nelle opzioni del Festival c’era un modulo chiamato “Vorrei ma non posso”

I: Come suggerisce il nome, era per chi avrebbe voluto esserci ma era impedito per motivi logistici o altro. Abbiamo avuto sia indicazioni di persone che potrebbero venire a visitare la Valle che non c’è (da Alghero, Parma, Pontedera e Mascate – capitale dell’Oman, e dal Nord Europa), sia proposte per andare a proporre situazioni simili altrove (nell’hinterland di Milano).

G: Ma sui programmi 2017 non ci dite proprio niente?

I: A parte che siamo già a più di 5000 battute spazi inclusi e rischiamo di passare più  tempo a scrivere delle cose che a farle, c’è ancora tempo (prima di metà gennaio non succede nulla). Per il momento pensiamo a vedere chi viene alla panfortata ai Piloni (29-12), al prossimo concerto della Banda di Torniella (il 30-12 a Scalvaia), e al veglione a Torniella con Ricky DJ. Tranquilli che tutto si snoda e si comunica per tempo, dato che sono iniziative in via di definizione da fine settembre e che non si fanno se non hanno almeno 4-6 settimane di anticipo.

G: Ma nemmeno un cicinìn?

Preparativi per uno dei prossimi eventi di cui il Festival d’Inverno è stato il prologo

I (sorride): …che dire: come il Festival d’inverno (e come tutte le storie fatte dal 2006 a ora): saranno iniziative fatte un po’ con gente “di qui” e un po’ con gente “di fòri”…ma per una decina di giorni -personalmente- cercherò di rilassarmi e stare fuori dai giochi. La stagione è stata impegnativa, e da metà gennaio rimetterà in pista vari personaggi che avete conosciuto attraverso il festival, e altri che ancora non sono entrati in scena (ma ganzi uguale)

G: Grazie per la disponibilità!

I: Grazie a lei, auguri di buon anno se non ci si vede prima!

T (a I): il panino è pronto!

I (a T): mi ci metti anche un cinquino rosso?

DISSOLVENZA

TITOLI DI CODA .es…”Ramble on” dei Led Zeppelin, “Happy Trails” versione Van Halen, o “Sulla Strada” **di Eugenio Finardi

 

** …che, riascoltata oggi e scremati un paio di cliché Seventies è forse una delle più belle canzoni che parlano della vita del musicista che abbia sentito finora.

[tra le 5.30 e le 7.30 del 27-12-2016]

 

The ASITA 2015 final program in a nutshell, according to pibinko

asita_logoIn Italy we say “Your first love is never forgotten”. This applies also to conferences. The first event which I attended as my own business decision, and not because somebody told me was the 1997 edition of the ASITA national conference. ASITA is an association resulting from the joint venture of four national association focused on various aspects of spatial information and geomatics. 1997 was in Parma, at the trade centre. I went there from Cagliari, where I started working a few months before, and I immediately caught a cold, since I was getting used to Sardinian weather, but it was a great experience. The only thing I clearly remember, above a lot of background noise, was that some guys from one of the national research council’s institute were citing my PhD thesis in a poster where they were explaining that they had been re-applying my work. Cool!

I then remember attending Genova (2000), skipping almost all of the rest of the first decade of the third millennium for corporate commitments. Then I was in Bari (2009), Colorno (2011), and Florence (2014). I might say this is an intermittent, but not interrupted, relationship.

This year, sadly, I can’t make it to Lecco. I was thinking of proposing a workshop about BuioMetria Partecipativa, but then things didn’t work out…maybe next time. In the meantime, to have an idea of what will happen at the conference, I decided to re-apply to the final program of the event the algorithm which I used in June to analyze Pope Francis’ Encyclical letter.

If you check out the most frequent nouns, a possible way to read this is that there will be university folks from Milano and Torino,  Marco, Andrea, Maria e Giuseppe who will convene to talk about management of data on their territories. This is, of course, a hyper-simplification. However, I am sure that perusing the top 100 of the nouns in the program, Italian GIS professionals will find interesting stuff here (always reminding about the working assumptions for the current version of the processing algorithm, which are explained in the June article on the encyclical letter).

For comments and more information: info@pibinko.org

asita2015_top100_nouns

presentation on BuioMetria Partecipativa in Alghero (Sardinia)

[TO BE TRANSLATED]

 

Tutti avrete notato che se state in campagna, o in mezzo al mare, nelle notti di cielo sereno le stelle si vedono meglio che se state in una via di una città o sotto i riflettori di un parcheggio.

Questa differenza di qualità del cielo notturno è dovuta all’inquinamento luminoso: luce diretta in modo improprio (o verso chi guarda, o -soprattutto- verso l’alto) che va, di fatto, a “illuminare il cielo” e quindi rende meno visibili le stelle.

Al di là della suggestione poetica, l’inquinamento luminoso determina effetti molto pratici, legati all’utilizzo improprio di energia elettrica, alla fauna notturna, alla salute umana e alla sicurezza.

A partire dal 10 dicembre prossimo se siete cittadini di Alghero e dintorni potrete avere un’occasione pratica e semplice di contribuire allo studio del problema dell’inquinamento luminoso e al supportare la definizione di soluzioni per lo stesso: potrete infatti partecipare al progetto di BuioMetria Partecipativa, un’iniziativa in corso dal 2008 a livello nazionale per la sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento luminoso e per la raccolta di misure.

Per prendere parte alla campagna di misure potrete recarvi presso la Biblioteca Popolare San Michele di Alghero, e prendere in prestito uno strumento apposito e dal semplice utilizzo.

La presentazione di questo innovativo e originale servizio si terrà lunedì 10 dicembre alle ore 18.30 presso la biblioteca, in via Mazzini 118 al primo piano.

Interverrà per l’occasione l’ingegnere ambientale Andrea Giacomelli, uno dei due ideatori del progetto di BuioMetria Partecipativa.

L’iniziativa si svolge in collaborazione tra la Biblioteca Popolare San Michele di Alghero e l’associazione di promozione sociale Attivarti.org

Per informazioni:

http://http://www.pibinko.org/buiometria-partecipativa/
http://www.bibliotecasanmichele.it

info@attivarti.org

So I thought I had something to do with INSPIRE…

Sometime in late 2006 -just a few weeks after I saw the photograph of a Portuguese family- I wrote to the organisers of a medium-sized technology-related workshop/conference taking place in June 2007: the INSPIRE conference.

Starting from 1997, I had been attending this event roughly every other year. First as a plain “listener”, then gradually starting to propose contributions as oral or poster presentations.

Ten years after having started this process, I proposed to the organisers the idea of proposing myself as a chair for a session, rather than a presentation. The session was to be called “So you had something to do with INSPIRE”.

The rationale for such a session was that the number of stakholders for which spatial information and spatial data infrastructures are core business, but ignore the INSPIRE directive is larger than the INSPIRE “managers” see.

So: the possibility of creating a bridge to communities such as grid computing (in 2006: call it whatever you like today), limited area modelling in meteorology, real-time flood forecasting in Brasil, or contaminated site remediation multi-nationals, sounded to me like an interesting experience….also because I had been spending a non-neglectable part of my paid time at work to explain to my managers and clients the importance of awareness about INSPIRE for their business.

The fact of being aware about INSPIRE is not just “fact-based information” for your Saturday morning readings, or techno-chit-chat to impress you parents on a Christmas dinner and reassure them that their investment in you degree was not totally wasted.

It implies that you (yes, you!) may have a role in saving some 90 MEuro per member state per year by having the Directive exist. As my friend Loriano says: “did anybody lose 90 MEuro ?”

The organisers of the 2007 event liked the idea, and invited me to promote the session to potential contributors.

During the rest of the Winter and Spring I spent time to contact, in writing, by phone, or in actual meetings, professionals which I thought may be interested in submitting an abstract for the “So you had nothing to do with INSPIRE”.

The session eventually did not happen: I managed to collect only two presentations, one of which was mine, and the other from Brasil. Some senior researchers questioned my invitation (“this does not relate to our work“), some private sector managers didn’t even pretend to say “we might consider the revenue deriving in the next quarter by funding your trip to attend the conference“.

As the first record companies told Frank Zappa, when he proposed his first works “No Commercial Potential”.

I still proposed a standard presentation about this topic, with the same title of my wannabe session, taking time off work to attend the conference and paying my travel (see PDF here)

On the way to the social dinner, I told one of the organisers that that was the last time I was attending the conference…not because I felt crossed for the session not taking place, simply because I wanted to find a different context to propose some ideas bubbling in my loaf.

During the same event, I was also invited to have a screening of a Z-movie produced with some collaborators a few months earlier (The Revenge of the Killer Chihuahua and of the Zombies). and -last but not least- I almost managed to miss my return flight, having forgotten the time zone difference between Portugal and Italy.

Following these events, and the sight of an old man selling fish along a road in Porto, indeed I stopped attending the conference.

This was up to 2010. In February, during a train trip from Milano Follonica to present our BMP project in the context of a national awareness raising event, I received a call from the INSPIRE guys, announcing that I was selected as an in-kind facilitator for one of the technical working groups which are making the directive happen.

This activity led me to attend the INSPIRE during the past three editions, still for a presentation each time, but also collaborating with others to propose other contents, such as a mash-up on biodiversity, a mini-football mini-tournament, and other activities related to INSPIRE less than some think (but also appreciated by some others!).

So – why am I spending a Saturday morning to recollect all of this ? An instant urge to feed my ego, a cold forcing me at home ? Following a conversation I had last night, driving between Parma and Reggio Emilia, I realised that possibly my perspective in 2006 was not necessarily totally wrong, but needed improvement (so: it was wrong…).

INSPIRE folks (not just EU officers): keep up the good work!

The top picture is by Fausto Giaccone, and the girl on the right is called Maria Emilia. About my age. The other pictures are by the author of this blog, and some of the readers of this post have seen the subjects portrayed…sooner or later (Cagliari, 2005, and Istanbul, 2012)

p.s. Just in case you are interested and not informed: Frank Zappa at some point opened his own record company. While he did some huge stuff before 1981, The records he made after sound like he lived at least relatively happy ever after, and suggest that he may be resting in good peace.

Impromptu poets from Sardinia and Tuscany at my grandma’s place in Scansano

In a non-casual combination of events, on the afternoon of April 30, 2011, my grandmother, Andreina, hosted in her living room in Scansano (Southern Tuscany) some impromptu poets.

We had the Tenores (throat singers) from Orgosolo, two local poets (Elino Rossi and Fernando Tizzi), some singers from Sinnai (close to Cagliari) and a couple of other poets from Northern Sardinia.
20110430-scansano-poetinonna
The poets dedicated some rhymes to Andreina, and then took off for a performance they had at the Castagnoli Theatre.

It was a nice meetup, and the morning after I gave a hitch to six of them to catch a train in Grosseto (and then a ferry in Civitavecchia).

Note: on Apr. 30, 2020, I provided a significant elaboration on the Italian version, which turned into a real short story, including links to various songs from Sardinia. Please check the Italian version, pending an English adaptation.

2001 – MondoGIS – The Sardinian Industrial Parks Geographic Information System


Written with Sergio Loddo (Regione Sardegna).

As far as I recall this was one of the first multi-language web GIS applications in Italy (pulished in 2000). The aim of the project was to provide a site selection interface to promote the transfer of parcels being freed by declinining heavy industries to small and medium enterprises.

For the techies

Developed in PHP, the Jshape applet for mapping (no longer available), and an Oracle back-end. Before the web version, between 1997 and 1998 I designed and deployed a desktop version. This was based on ArcView 3.2 and MS Access. A feature of interest: the APR files for the fifteen industrial parks were generated via Avenue scripting with style parameters retrieved from a database so as to simplify the generation of subsequent versions of the interface.

The system also included a geographic web log mining component (explained in the article).

See PDF (in Italian).

For more information: info@pibinko.org

SITAI – Information System for Industrial Parks in Sardinia

Mondo GIS n. 48 – 2001 – http://www.sardegnastatistiche.it/documenti/12_117_20061221100041.pdf

http://www.sardegnastatistiche.it/index.php?xsl=356&s=36627&v=2&c=3104

http://www.crs4.it/Publications/cgi-bin/crs4-bib.cgi?opt_style=page&opt_selectid=gialor00b&opt_selecttype=TechReport

http://www.crs4.it/Publications/cgi-bin/crs4-bib.cgi?opt_style=page&opt_selectid=Giacomelli:2000:SPI&opt_selecttype=TechReport

http://www.crs4.it/Publications/cgi-bin/crs4-bib.cgi?opt_style=page&opt_selectid=Giacomelli:2001:SWA&opt_selecttype=TechReport

http://www.crs4.it/Publications/cgi-bin/crs4-bib.cgi?opt_style=page&opt_selectid=gialodlor00&opt_selecttype=InProceedings

http://www.crs4.it/Publications/cgi-bin/crs4-bib.cgi?opt_style=page&opt_selectid=gialodlortid00&opt_selecttype=InProceedings

http://www.crs4.it/Publications/cgi-bin/crs4-bib.cgi?opt_style=page&opt_selectid=gialor00a&opt_selecttype=TechReport

http://www.crs4.it/Publications/cgi-bin/crs4-bib.cgi?opt_style=page&opt_selectid=gialodlor98&opt_selecttype=InProceedings