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branobag del 16-4-2015: zucchero nella tazza/I want a little sugar in my bowl

ag_cagliari_feb09Prosegue la serie su zucchero e caffé…ieri pensavo a Cigarettes and Coffee di Scialpi, per garantire la par condicio Italia-resto del mondo. Stamattina però la redazione ha determinato che era meglio fare uno strappo alla regola e sentire Nina Simone, con tutto il rispetto per il rocker italiano.

Nell’immagine di agenzia, la telefonata satellitare da Chennai per fermare le rotative del branobag e cambiare il pezzo.

Bb D7 G7
I want a little sugar in my bowl,
C7
I want a little sweetness down in my soul
F7
I could stand some lovin’, oh so bad
Bb F7
I feel so funny, I feel so sad
Bb D7 G7
I want a little steam on my clothes
C7
Maybe I can fix things up, so they’ll go
Eb Gdim7 Bb D7/A G7
What’s the matter daddy, come on save my soul
C7 F7 Bb D7/A G7
I need some sugar in my bowl, I ain’t fooling
C7 F7 Bb F7
I want some sugar in my bowl

F7
You been acting different, I’ve been told
Bb F7
Sue me, I want some sugar in my bowl
Bb D7 G7
I want some steam on my clothes
C7
Maybe I can fix things up so they’ll go
Eb Gdim7 Bb D7/A G7
What’s the matter daddy, come on save my soul
C7 F7 Bb D7/A G7
I want some sugar in my bowl, I ain’t fooling
C7 F7 Bb F7
I want some sugar in my bowl

branobag del 29-11-2012: Dammi tre lettere-ABC

Lunedì: fisica – martedì: chimica – mercoledì: scienze sociali – Oggi si parla di semantica ?

Qualche anno fa uno dei successi estivi del pop italiano fu “Dammi tre parole”…ieri mi sono rimasti impressi vari casi di “dammi tre lettere”, tutti legati -credo- da un’idea di semplificazione della comunicazione.

Un noto corriere nazionale (di cui faremo il nome, tanto non ci pagano lo stesso perché questo blog non è commerciale e se no non si capisce): Bartolini…hanno deciso di ribattezzarsi in BRT.

Poi avevo appuntamento a pranzo a Firenze nei pressi di un locale (di cui faremo il nome, tanto non ci pagano lo stesso perché questo blog non è commerciale e se no non si capisce): il Tenax, la cui insegna è un TNX metallico.

Insomma ho detto: vedi, prima o poi c’è una certa linea per cui si arriva a tre lettere a partire da qualcosa di più lungo, in genere levando le vocali.

Se penso a fasi di creazione di nomi per progetti che ho visto nascere, quando fu battezzata la BuioMetria Partecipativa, le si affiancò anche l’abbreviazione (BMP), ma lì non era lo stesso, perché il nome lungo rimane sempre…semplicemente si pensò che ci sono contesti in cui sta bene il nome lungo, e altri in cui sta bene il nome corto.

Poi mi vengono in mente sigle celebri: DNA, TNT, JFK ecc … non so, non è un discorso chiuso, ma si capisce che tre lettere, nell’universo delle abbreviazioni, sono quelle più potenti. Purché non siano semplificazioni. La semplificazione eccessiva a volte complica le cose, dopo un po’.

Quali sono le vostre tre lettere di abbreviazione ? Per pensarci su senza pensarci su, un brano facile facile, probabilmente registrato in una sala da cui era appena uscito Sly and the Family Stone…quando Michael Jackson era nero.

Jackson 5 – ABC

A buh-buh buh buh-buh

A buh-buh buh buh-buh

You went to school to learn, girl
Things you never, never knew before

Like I before E except after C

And why two plus two makes four
Now now now, I’m gonna teach you
Teach you, teach you

All about love, dear
All about love

Sit yourself down, take a seat
All you gotta do is repeat after me.

ABC
Easy as
one, two, three
Or simple as
Do re mi
ABC, one, two, three, baby, you and me girl!
ABC
Easy as
one, two, three
Or simple as
Do re mi
ABC, one, two, three, baby, you and me!

Come on, let me love you just a little bit!
Come on, let me love you just a little bit!
I’m a going to teach how to sing it out!
Michael: Come on, come on, come on
Let me show you what it’s all about!

Reading, writing and arithmetic
Are the branches of the learning tree

But without the roots of love every day, girl

Your education ain’t complete
T-T-T-Teacher’s gonna show you

Show you, show you

How to get an A!

Nyah nyah nyah nyah nyah nyah!

Spell “me” “you”
Add the two!
Listen to me baby, that’s all you gotta do!

ABC
Easy as
one, two, three
Or simple as
Do re mi
ABC, one, two, three, baby, you and me girl!
ABC
Easy as
one, two, three
Or simple as
Do re mi
ABC, one, two, three, baby, you and me!

Sit down, girl!
I think I love you!
No!
Get up, girl!
Show me what you can do!

Shake it, shake it, baby, come on now!
Shake it, shake it, baby, ooo oooh!
Shake it shake it, baby, huh!
one, two, three, baby, oo ooo!
ABC, baby, nah nah!
Do re mi, baby, huh!
That’s how easy love can be.

ABC
ABC, it’s easy

Easy as one, two, three
It’s like counting up to three
Or simple as Do re mi
Sing a simple melody
That’s how easy love can be!

Easy as one, two, three
It’s like counting up to three
Or simple as Do re mi
Sing a simple melody
That’s how easy love can be!

Jim non lo sapeva

Diario di un viaggio in Florida e a Chicago, con accompagnamento musicale dei Roargan.

…e non lo sapevano nemmeno molti altri. Questo viaggio si svolse tra il 5 e il 12 dicembre 2006. Malpensa-Orlando -Jacksonville (FL)-Hastings (FL)-St. Petersburg (FL)-Tampa-Orlando-Chicago -Malpensa.

Mentre a Rho ferveva la lavorazione de “La Vendetta del Chihuahua Killer e degli zombi“, fui mandato dalla ditta per cui lavoravo a fare un corso di formazione di 16 ore di “global project management”.

Tra altri spunti di interesse raccolti, nelle pause del viaggio venne fuori questo micro-documentario, assieme all’idea di proporre il gioco della palla a 21 a Chicago.

Le ragazze con l’ukulele suonavano fuori dal locale in cui si esibiva un gruppo di “Northern Florida rock” …come definire altrimenti il genere che sentirete se schiacciate “play”, dopo il prologo di I still haven’t found what I’m looking for che passava l’autoradio?.

La Hungry March Band al Poetto di Cagliari (2005)

Da Brooklyn, NY, con furore (musicale). La foto ebbe una menzione al concorso di fotografia di Musicastrada dello stesso anno.

A partire dalla HMB cominciai a interessarmi al mondo delle “marching band”, conoscendo varie formazioni sia a Milano che altrove. Dal 2012, con la ripartenza della Banda di Torniella, ho poi avuto modo di ragionare sui paralleli tra le bande delle zone rurali e le bande “urbane”.

Sul come conobbi la HMB: ero ad Alghero in occasione dello INSPIRE Workshop. Scoprii che suonavano al Poco Loco, e ci portati una dozzina di persone dalla conferenza, tra cui l’allora direttore del servizio geologico del Belgio, che si divertiva e batteva i pugni sul tavolo per tenere il tempo. Belle cose.

Da Alghero, dato che dovevo scendere a Cagliari, li ritrovai, e si ebbe modo di confrontarsi. Per un pelo non tornavano a suonare a Milano.

Per altre foto di pibinko: http://www.pibinko.org/fotografia/