Un momento di ingegneria “civile” al Politecnico di Milano

In assenza, per questa occasione, degli Etruschi from Lakota, durante la lezione su Difesa del suolo e pianificazione territoriale: esperienze interdisciplinari da dieci anni di attività in una zona poco nota della bassa Toscana, ho rimandato anche l’interpretazione de Il contadino magro unplugged presentata nello webinar del 7 aprile tenuto per la rete Geoforall e la American Society for Photogrammetry and Remote Sensing (ASPRS).

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La lezione era la continuazione di questo intervento, togliendo elementi non utili per un pubblico italiano (tipo la mappa del mondo con l’indicazione di dove sta l’Italia!), e aggiungendo analisi svolte nel paio di mesi scorsi, come l’analisi andamento demografico di alcune frazioni delle colline metallifere a partire dal 1600, schede sintetiche di alcuni progetti, legati non solo alla buiometria partecipativa ma anche ad altri temi come gestione del dissesto idrogeologico, contrasto a parassiti del castagno e altre inizitive seguite nei dieci anni scorsi assieme a un piccolo ma attivo gruppo di lavoro.

Per chiudere la giornata, appuntamento alle ore 21 alla Biblioteca di Lucernate, con una serata tutta sull’uso consapevole della luce artificiale notturna, questa sconosciuta.

Grazie ancora al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico, e in particolare ad Alessandro Ceppi e Marco Mancini per l’ospitalità.